mercoledì 25 maggio 2022

Recensione DISPERATI GIORNI DI GLORIA di Emanuela Perozzi - Les Flâneurs Edizioni

 

Disperati giorni di Gloria. Diario tragicomico di una dipendente affettiva

Emanuela Perozzi | Les Flâneurs Edizioni  | 368 pagine


Hai presente quando la crisi d’astinenza per un amore finito ti fa stare talmente male che hai bisogno di un qualunque modo per evitare di renderti ridicola richiamando l’uomo che ti ha frantumato il cuore e poi ci è passato sopra col carrarmato?

È da qui che parte il “diario tragicomico” di Gloria: trentanove anni, romana, separata, due figli, un mutuo ventennale sul groppone e un lavoro precario come copywriter freelance.

Ha conosciuto Alessandro nella sala d’attesa di uno studio medico e da lì è partito tutto: la classica storia dai contorni da favola che poi, invece, si rivela un incubo.

Dopo mesi di montagne russe, decide di dare un taglio netto a quell’amore impossibile e di affrontare il suo vero “demone”: la dipendenza affettiva.

Per farlo si affida ai pochi, ma buoni, amici che le vogliono bene e a una psicologa che le prescrive strani esercizi paradosso. Grazie a un’autoironia che non l’abbandona mai, Gloria inizia a riemergere. E forse è pronta a scrivere un nuovo capitolo della sua vita.

Recensione LA MIGLIORE BUGIA di Francesco Caringella - Mondadori


La migliore bugia | Francesco Caringella | Mondadori | 384 pagine


È un torrido luglio quando Gilda Orefice, pensionata scorbutica e solitaria, viene ritrovata senza vita nel suo appartamento in centro a Bari. 
Sembra morte naturale – la casa è in ordine e il cadavere composto – ma la giovane piemme Elisabetta Ciraci ha la sensazione che la scena sia troppo perfetta, e ordina l’autopsia. 
Il referto è inequivocabile: strangolamento. 
L’indagine corre, e i sospetti si concentrano su Giovanni Campanaro, un commercialista molto noto in città, la cui deposizione mostra contraddizioni sospette. 
Gli inquirenti tentennano, poi si convincono ad arrestarlo. 
Non ha dubbi invece Enrico Martucci, il vecchio avvocato che ne assume la difesa: che il suo assistito sia innocente a lui non interessa, basta che lo sembri, e giusto per il tempo del processo. 
A presiedere la giuria c’è Virginia Della Valle, un magistrato di lungo corso che conosce il diritto quanto l’anima degli imputati. 
Eppure nemmeno lei riesce a decifrare l’enigma Campanaro. 
Mentre le versioni e le controversioni si susseguono sulla sedia dei testimoni, nella sua mente si addensa un terribile dilemma: meglio rischiare di assolvere un colpevole, o di condannare un innocente?

Chiara e la principessa rivoluzionaria

  Chiara e la principessa rivoluzionaria Ciao Chiara, innanzitutto voglio darti il benvenuto sul mio Blog letterario. Oggi parleremo del tuo...