venerdì 31 luglio 2020

LA MOGLIE DEL COLONNELLO di Rosa Liksom - Iperborea



LA MOGLIE DEL COLONNELLO 
Rosa Liksom 
Iperborea
224 pagine

“La moglie del Colonnello, davanti alla stufa, sente nelle narici l’odore dei ceppi che si sono consumati durante la notte […]. Questa è la sua quarta vita. prima c’è stata la vita nella casa d’infanzia in una città nordica, poi gli anni sotto il dominio del vecchio Colonnello e poi, da vecchia moglie del Colonnello, la convivenza con il giovane Tuomas in questa casa. Ora è alla fine del suo cammino”.

SINOSSI

Lapponia, notte. Davanti al caminetto, una donna ripercorre la lunga vita che ha alle spalle: in primo piano la sua lacerante storia d’amore, sullo sfondo oscure pagine di storia della prima metà del Novecento, quelle di una Finlandia schiacciata tra Russia e Germania. Per lei che, bambina negli anni Dieci, ha respirato in famiglia il nazionalismo anticomunista dei «Bianchi» e ha imparato ai campi estivi delle volontarie per la patria la lezione sciovinista e maschilista, il passo per infatuarsi del nazismo è breve. Ed è facile trovarne poi l’incarnazione erotica e sentimentale nel ricco, potente e autoritario Colonnello, molto più grande di lei e conosciuto dal padre in Germania, quando là ci si addestrava in segreto per combattere i russi. Le voci di abusi e stupri che lo accompagnano non la scoraggiano: come una creatura selvaggia delle sue amate paludi lapponi, è felice di abbandonarsi all'ebbrezza d’amore e al proprio naturalistico, vitalistico eros. Ma il lungo fidanzamento sarà solo l’apice euforico di una parabola che dopo il matrimonio inevitabilmente precipiterà. Riportata con la cruda, accurata, spiazzante sincerità di una donna ormai anziana che nella vita ha trovato la sua libertà tanto nella natura quanto nella scrittura, la traiettoria personale si snoda tra figure e fatti storici delle tre guerre finlandesi collegate alla Seconda guerra mondiale: militari, intellettuali germanofili, Himmler e Hitler in persona, gli orrori dei lager e della Polonia occupata del ’39. Tutto il male sfilò sotto i suoi occhi immaturi di un tempo e tutto il male è riconsegnato intatto da una donna che, con la sua complessità umana, cerca ora di dare un senso alle sue ferite e a quelle di una nazione.

RECENSIONE

Premetto che, quando ho iniziato la lettura di questo romanzo, non sapevo nulla della storia e dei personaggi narrati e per tutto il tempo in cui l'ho letto mi sono chiesta come fosse riuscita la scrittrice Rosa Liksom a descrivere così bene i personaggi e, soprattutto, a scrivere molte scene forti della storia: oltretutto, un elemento che mi è molto piaciuto del libro è che la storia è narrata in prima persona direttamente dalla protagonista, a parte il primo e l'ultimo capitolo.

sabato 25 luglio 2020

L'ULTIMO INGANNO DI HITLER di Matteo Rampin - Harper Collins


L'ULTIMO INGANNO DI HITLER  
Matteo Rampin 
Harper Collins
528 pagine

"Le manie di grandezza e di persecuzione che parevano muoverlo erano da imputare a un complesso di Edipo non risolto…"

SINOSSI

I soldati sovietici penetrano nel bunker di Hitler un istante prima che il dittatore ponga fine alla sua esistenza. 
Ne nasce una formidabile partita a scacchi psicologica tra Mosca, Londra, Washington e il Vaticano, che coinvolge servizi segreti, forze speciali e psichiatri militari. 
Un avvincente romanzo di fantapolitica che ha come protagonisti personaggi realmente esistiti, tra cui Douglas Kelley, psichiatra militare esperto di ipnosi e illusionismo.


RECENSIONE

Inizio questa recensione con una domanda.

Voi sapete cos'è il genere ucronico?

Il termine ucronìa deriva dal greco e significa letteralmente "nessun tempo" (da οὐ = "non" e χρόνος = "tempo") e sta a indicare la narrazione letteraria, grafica o cinematografica di quel che sarebbe potuto succedere se un preciso avvenimento storico fosse andato diversamente.

Per esempio, cosa sarebbe accaduto se l'impero romano fosse arrivato fino ai giorni nostri? O se l'impero ottomano si fosse espanso fino a tutta l'Europa? O ancora se la Grande Guerra fosse stata vinta dagli imperi centrali?

E sapete che un brano dell'opera Ab Urbe condita (tra il 27 a.C. e il 14 d.C.), nel quale Tito Livio contempla la possibilità che Alessandro Magno avesse sviluppato il regno macedone dirigendosi verso ovest anziché verso est, è considerato il primo esempio di ucronia?

Esempi di romanzi ucronici sono La svastica sul sole di Philip K. Dick; Fatherland di Robert Harris; per restare, invece, in Italia troviamo Garibaldi a Gettysburg di Pierfrancesco Prosperi o la trilogia Occidente di Mario Farneti.

Ma torniamo al romanzo L'ultimo inganno di Hitler di Matteo Rampin...

Cosa sarebbe successo se Hitler, 
all'età di cinquantasei anni, non si fosse suicidato nel suo bunker intorno alle ore 15.30 del 30 aprile 1945, insieme all'amante Eva Braun che aveva sposato il giorno prima? 

Ecco la premessa da cui parte questo romanzo.

Da una parte l'America, dall'altra la Grande Madre Russia, in mezzo l'impero inglese e in via trasversale lo Stato del Vaticano: questi i poteri forti che si troveranno a decidere che fine far fare al dittatore e se spargere la voce del fatto che non è morto. 

I protagonisti sono personaggi realmente esistiti: Churchill, Stalin, Truman, Papa Pio XII, Hirohito... 

Douglas Kelley, tenente colonnello, ufficiale del Corpo dei servizi segreti militari dell'esercito degli Stati Uniti, psichiatra militare esperto di ipnosi e illusionismo, capo psichiatra nella prigione di Norimberga per valutare gli imputati nazisti prima di essere processati.

E ancora Ivan, il soldato russo entrato nel bunker di Hitler che lo ha sottratto alla morte e  che poi ha disertato a favore degli americani; Diana, unico personaggio inventato, una soldatessa russa che dovrebbe estorcere  eventuali documenti trovati nel bunker da Ivan e che potrebbero rivelarsi fondamentali per la Russia.

Kelley si troverà ad analizzare, in qualità di psichiatra, nientemeno che Hitler, di cui in qualche modo subirà il fascino e il suo famoso magnetismo, di cui anche Churchill aveva così tanto timore.

Ivan, Diana e Kelley si alleeranno per scoprire in che luogo Hitler ha nascosto importanti documenti, che se svelati manderebbero all'aria i governi più importanti del mondo, un pò come il vaso di Pandora...

Un romanzo che ho trovato appassionante e adrenalinico, con colpi di scena che terranno l'attenzione del lettore alta, ben scritto e molto scorrevole!




VOTO: 🌟🌟🌟🌠




📌 Consigliato a chi....ama i thriller e i romanzi distopici/ucronici!





⏩ CONOSCIAMO L'AUTORE



Matteo Rampin, medico, psichiatra e psicoterapeuta, è autore di più di trenta libri pubblicati in Italia e all'estero. 
È consulente personale di atleti, allenatori, manager e artisti di livello internazionale. 
Il suo approccio al miglioramento e al cambiamento si basa sull'applicazione delle neuroscienze a procedure non convenzionali di problem solving. 
Per Salani ha pubblicato anche Come imparare a studiare e Mozart era un figo, Bach ancora di più (con Leonora Armellini).


lunedì 20 luglio 2020

GLI SPAGHETTI ALLA BOLOGNESE NON ESISTONO di Filippo Venturi - Mondadori



GLI SPAGHETTI ALLA BOLOGNESE NON ESISTONO 
Filippo Venturi 
Mondadori
204 pagine


«È molto presto, per lui, ma tutt'intorno la città sta già prendendo vita. Qualcuno al bar sta bevendo il caffè, i pescivendoli urlano le offerte del giorno da dentro il negozio, mentre qualche turista corre con la mantellina impermeabile sulle spalle e la guida sotto il braccio. Ci sono rivoli d’acqua che fuoriescono da alcuni tombini intasati e pozzanghere grandi quanto laghi su cui “l’acqua fa i tortelli”, come dicono a Bologna quando la goccia batte così forte sull'asfalto da rimbalzare indietro e produrre l’effetto ottico di un tortellino chiuso a regola d’arte».

SINOSSI

È un venerdì sera come tanti alla Vecchia Bologna: ci sono le coppie che chiacchierano bevendo Lambrusco, c'è la food blogger che mangia con la forchetta in una mano e il telefonino nell'altra e ci sono i soliti turisti che osano chiedere al padrone di casa eresie come gli "spaghetti alla bolognese". Emilio Zucchini li corregge bonariamente e dirige il traffico tra sala e cucina con piglio esperto e gioviale, quando d'un tratto una ragazza alle prese con un piatto di tagliatelle comincia a gridare e contorcersi in preda a una crisi allergica. A pochi isolati da lì, intanto, Mirko Gandusio detto il Grande Gandhi, abbattuto per aver mandato all'aria in un colpo solo il suo lavoro da buttafuori e la relazione più seria della sua vita - dopo quella con sua madre, s'intende -, si imbatte nel Duomo di Bologna e decide di entrare. Dall'altare uno sguardo misericordioso lo attrae: "è lei, la Diva, l'unica e inimitabile Madonna di San Luca, il simbolo della città", che come tutte le primavere è stata portata in processione in centro. Sarà un richiamo mistico, sarà che ormai non ha più nulla da perdere, fatto sta che Gandhi si arrampica sull'altare, raggiunge la tavola di legno che ritrae la beata vergine e, anziché inginocchiarsi ad adorarla, la stringe al petto e se la fila nell'oscurità. È l'inizio di un weekend rocambolesco per l'intera città, ma soprattutto per Zucchini, che presto scoprirà che lo strano teatrino andato in scena nel suo ristorante e il rapimento della Madonna di San Luca sono legati a doppio filo, e si ritroverà suo malgrado impantanato in entrambi. Toccherà a lui, con le sue entrature alla Curia e le sue, meno efficaci, conoscenze in questura, dare una mano a districare la matassa e lanciarsi alla ricerca della signora più amata di Bologna.


RECENSIONE


"Esce fumo dal forno. Per forza: si era dimenticato dentro la torta di riso. Tutto bruciato. La cappa è morta e hanno la nebbia in Val Padana. Sembra di stare in una discarica. Poi è il turno di Sulwant, il fido lavapiatti bangladese, che emette un gemito. Gli è scivolato dalla mano "Occhio che taglia", il coltello per la carne, che è talmente affilato da essersi meritato il nome di un capo indiano apache. Gli è caduto su un piede e gliel'ha aperto in due, perforando pure la scarpa antinfortunistica."

Ecco come inizia quello che sembrava un normale venerdì sera in una trattoria di Bologna, la Vecchia Bologna di Emilio Zucchini, e da qui Zucca capisce che sta per accadere qualcosa di storto, come se la sua cucina detenesse "poteri al limite dell'esoterico": infatti, quello che capita questa sera nella sua trattoria è solo il primo di una serie di eventi che lo porteranno a risolvere un caso poliziesco.

Ma dove è ambientato questo romanzo? Solo nel centro di Bologna? 

Ci troviamo anche nella Bassa bolognese, una zona della città metropolitana di Bologna che comprende l'ampia parte di Pianura Padana di sudest, pieno di comuni che rappresentano la storia e la cultura della provincia bolognese.

Ho trovato molto piacevoli le descrizioni di alcuni scorci di Bologna, così come di luoghi limitrofi:


"Sono terre in cui i paesi si confondono alle campagne, piene di malinconica bellezza. Sono luoghi da contemplare con lentezza, annusando l'odore della nebbia e del fieno, ascoltando i suoni che invadono il silenzio di spazi antichi: il chiacchiericcio di un gruppo di ciclisti, il soffio del vento tra gli alberi, il brontolio dei trattori, il saluto di un passante; da leggere attraverso l'affascinante monotonia dei giorni trascorsi dall'uomo nei campi, nei filari, sugli argini; da scoprire con il rispetto per il sudore e la forza combattiva dei nostri avi, che hanno strappato questi campi alle paludi."

Emilio Zucchini è una persona perbene, onesta, caparbia e serena, rispettosa dei piatti della tradizione bolognese, ma anche testarda e perspicace, gli piace ascoltare, single per scelta (forse), un uomo solitario, un altruista egocentrico: "semplificando il tutto ai minimi termini, si può dire che Emilio Zucchini è un tipo tranquillo".

Mirko Gandusio, in arte il Grande Ghandi, "il popolare buttafuori con la zeppola", un buttafuori con gli attacchi di panico, che, entrato per caso nel Duomo di Bologna, si arrampica sull'altare, raggiunge la tavola di legno che ritrae la beata vergine e, anziché inginocchiarsi ad adorarla, la stringe al petto e se la fila nell'oscurità: l' effige della Madonna di San Luca, il simbolo della città.

"...la santa protettrice dei bolognesi, che veglia su di loro ogni giorno da lassù. Lei è la bussola, il porto di approdo, il faro sicuro, l'emozione che provano tutti gli abitanti quando, di ritorno da un lungo viaggio, scorgono da lontano il colle della Guardia e l'inconfondibile cupola esagonale della sua basilica. "

Tanti i personaggi di questo romanzo tra cui, in primis, Iodice, il commissario che abbiamo già conosciuto nel precedente romanzo di Venturi e che dovrà sbrogliare la matassa di questo caos.

E poi ancora Don Gennaro Quaglia, l'arcivescovo metropolita di Bologna, assiduo frequentatore della trattoria di Emilio; Piercarlo Pazzini, detto Pio, il ras della notte, proprietario del Pippermint; Ada, la mamma di Mirko.

Senz'altro tutti voi saprete che il piatto più famoso all'estero, quello che si ritrova sempre nei menù internazionali di New York, Sidney, Londra, sono gli spaghetti alla bolognese.

Ma cosa sono e, cosa più importante, esistono veramente? NO!!!!! Solo tagliatelle al ragù!

Tanto che ne è uscita una querelle del Sindaco di Bologna che ha coinvolto anche l'ambasciatore americano a Roma, per quanto sembra sia nato un Comitato per la Promozione della Ricetta originale degli Spaghetti bolognesi che rivendica la citazione di questo piatto in documenti storici.


"Gli spaghetti alla bolognese non esistono, sua eccellenza. Mi dispiace dirglielo, ma è così. Però, non si deve preoccupare, né offendere. Perché questa affermazione, che magari in apparenza le può sembrare ostile, nasconde in realtà un messaggio di apertura. È un pò come " Si chiude una porta e si apre un portone". C'è sempre di meglio nella vita. Mai disperare."

Ho trovato questo romanzo poliziesco molto divertente, esilarante, con battute mordaci e motti di spirito spassosi:


"Ci sono diverse situazioni che storicamente lo stressano sul lavoro: trovare una blatta in cucina o un capello nel piatto di un cliente. Se poi è una blatta che ha perso un capello nel piatto, allora è il dramma totale; oppure una improvvisata dei Nas, rovesciare la zuppiera di tortellini in brodo ustionanti sulle gambe di una ragazza, magari in minigonna, il giorno di Ferragosto; oppure cadere in mezzo alla sala a pelle di leone, con tanto di frastuono di piatti infranti e i clienti che lo indicano e ridono".

La scrittura di Filippo Venturi è brillante, fluida, le descrizioni vivide, con una capacità di intrecciare le varie storie notevole come un gioco ad incastro, che ne fanno u
n romanzo poliziesco con molto humour.

Infine, devo dire che ho molto apprezzato i ringraziamenti finali in cui lo scrittore, nel mese di aprile 2020, fa una riflessione sul periodo di lockdown vissuto e conclude dirimendo la querelle sugli spaghetti alla bolognese e dandoci anche una ricetta!


"Gli spaghetti alla bolognese esistono. Ma come? - direte voi. Allora ci hai preso in giro? No, non vi ho preso in giro. Però esistono. Solo che non li chiamiamo così. sono gli spaghetti al tonno che facciamo a Bologna per tradizione, caserecci, semplici, buonissimi. Soffritto leggero di cipolla in olio d'oliva, passata di pomodoro e tonno. Quello in scatola, niente scherzi. E, incredibilmente, sono ancora più buoni il giorno dopo, fritti in padella, con la crostina. La nonna Angiolina me li faceva così".

📌 Consigliato a chi....ama i polizieschi, lo humour e trascorrere qualche ora con leggerezza: adatto per una lettura sotto l'ombrellone!



VOTO: 🌟🌟🌟🌟


CONOSCIAMO L'AUTORE



Filippo Venturi nasce a Bologna, città in cui vive da sempre. Laureato in Giurisprudenza, esordisce nella narrativa nel 2010 con Intanto Dustin Hoffman non fa più un film, raccolta di racconti sugli anni Ottanta, pubblicato con la casa editrice Pendragon. 

Nel 2012 scrive il suo primo romanzo, Forse in Paradiso incontro John Belushi, la cui copertina è disegnata da Luca Carboni. Il libro è dedicato a Bologna, città nella quale le storie e i personaggi di Venturi trovano vita e ispirazione. 


È una Bologna a cui lo scrittore, per sua esplicita dichiarazione, “deve tutto” e per la quale, non a caso, si cimenta nei due campi dove lei eccelle: l’arte e la cucina. 

Venturi infatti è oste e scrittore. 

Nel 2013 partecipa alla stesura di Un saluto ai ragazzi, raccolta di racconti sulla squadra di pallacanestro della Fortitudo Bologna scritti a sei mani con i giornalisti Emilio Marrese e Cristiano Governa. 

Nel 2015 è uscito Un giorno come un altro, il suo secondo romanzo, un noir ironico in cui racconta la storia del furto del capolavoro di Jan Vermeer La ragazza con l’orecchino di perla durante la sua esposizione a Bologna presso la mostra di Palazzo Fava. 

Dal 2016 per La Repubblica tiene la rubrica Dietro al banco, attraverso la quale, in una sorta di Tripadvisor al contrario, recensisce i suoi clienti. 

Sempre nel 2016 ha condotto una trasmissione radiofonica su Radio Bologna Uno dal titolo “Intanto Dustin Hoffman se ne va in radio.

Nel luglio del 2018 è uscito il suo nuovo romanzo “Il tortellino muore nel brodo“, in cui compare per la prima volta Emilio Zucchini, ristoratore che investiga, personaggio parzialmente autobiografico. Mondadori, la sua casa editrice, lo ha definito un Tarantino cresciuto all'ombra dei portici di Bologna. 

E anche lui ama pensare che le sue siano storie americane scritte alla bolognese.

martedì 14 luglio 2020

L’OSCURA ALLEGREZZA di Manuela Diliberto - La Lepre Edizioni con intervista all'autrice



L’OSCURA ALLEGREZZA
Manuela Diliberto
La Lepre Edizioni
590 pagine


"Quando si parla di schiavitù della donna e ci si propone di sovvertire le regole che stanno alla base della propria educazione, quando si attaccano i presupposti stessi dell'ambiente in cui si vive, e si mostrano nel concreto i limiti del ruolo imposto alla donna nella società attuale, si diventa immediatamente impopolari. Persino presso i propri genitori...Difficile da mandare giù. Per chiunque. Guardatevi attorno. Pensate ai socialisti che conoscete. Sono davvero pronti a fare i socialisti fino in fondo, e a rimettere in causa il ruolo della propria moglie in seno alla famiglia? O, peggio, a stravolgere l'educazione imposta alle proprie figlie?"

SINOSSI

Roma, 1911. Alla vigilia di cambiamenti che trasformeranno l’Europa, Giorgio, un giornalista di famiglia borghese, si abbandona all'inerzia rassicurante di un socialismo di facciata. 

L’incontro con una giovane donna indipendente lo allontanerà da ciò che gli è più caro per spingerlo verso un cammino scomodo, unica via per la felicità.

Riuscirà a cogliere la possibilità di un amore irripetibile, unico nella sua intensità?

Attraverso un racconto che ha la freschezza della narrazione spontanea, Bianca, una ragazza emancipata che ha scelto di vivere una vita comunista e militante, tiene un diario intimo. 

Una grave malattia e l’inaspettata irruzione nella propria vita di una passione tanto struggente quanto inverosimile la porteranno a mettere in discussione le convinzioni più incrollabili.

Il racconto di Giorgio, che dopo cinquant'anni ritorna sul proprio passato, si confronta così con le confessioni di una giovane donna dal destino drammatico, con un cambiamento di prospettiva che ricorda il capolavoro di Kurosawa Rashomon.

Al termine del romanzo, come originale postfazione, un’intervista a Pif sul tema “scegliere o far finta di niente?”.


RECENSIONE

"Questo libro è dedicato al caruso Angeleddu, d'anni tredici, ucciso dal suo picconiere con otto bastonate...".

Così si apre il romanzo L'oscura allegrezza, con questa dedica, che inizialmente non si comprende, visto il tenore del libro, ma nello scorrere delle pagine poi si capirà e sarà uno dei temi trattati.

Perché sono tanti gli argomenti affrontati, molto profondi e direi di attualità: il femminismo in primis; poi la questione meridionale; la politica italiana di quel periodo e, infine, ma non ultima, una storia d'amore...

domenica 12 luglio 2020

ACQUA DI SOLE di Bianca Rita Cataldi - Harper Collins


ACQUA DI SOLE
Bianca Rita Cataldi
Harper Collins
274 pagine

"Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice lo è a modo proprio".



SINOSSI

PUGLIA 1956. UNA FAMIGLIA DI PROFUMIERI E UNA DI COLTIVATORI DI FIORI. UNA BAMBINA E UN BAMBINO. UN INCONTRO CHE CAMBIERÀ TANTE VITE.

È l'ultimo giorno del 1955 e sulla campagna intorno a Bari cade leggera la neve, come non si vedeva da tempo. 


A casa Gentile c’è subbuglio: sta per nascere un bambino. Ma l'urlo della madre fa capire che qualcosa è andato storto. 

Per fortuna, dopo ore di paura, il Signore fa la grazia e finalmente si può festeggiare il lieto evento, e il nuovo anno. 

Anche perché lavorare è impossibile: fuori è tutto bianco, e gli uomini della famiglia non possono recarsi nei campi per occuparsi dei fiori che da generazioni danno da vivere ai Gentile. 

Gli stessi fiori che, sotto un'altra forma, danno da vivere anche ai Fiorenza, la più importante famiglia di profumieri di Bari...


RECENSIONE

Due famiglie: i Capuleti e i Montecchi... ah no, quella è un'altra storia....


In questa storia ci sono i Gentile e i Fiorenza.

E qui non siamo a Verona, ma a Terlizzi, vicino a Bari, e le due famiglie protagoniste di questo romanzo non sono in conflitto tra di loro, anzi.

Ma cosa lega le due famiglie?

lunedì 6 luglio 2020

THE BLACKEST ISLAND di Daniele Lombardi - Resh Stories


THE BLACKEST ISLAND
Daniele Lombardi 
Resh Stories

116 pagine


"Una vita per una vita. E' tutto ciò che abbiamo, è l'unica regola che conta".


SINOSSI


Edward Drummond ha solo sedici anni e la sua vita trascorre tranquilla a Bristol, finché una serie di luttuosi eventi non la sconvolge. A questi si aggiunge poi una confessione, che manda gambe all’aria tutte le sue certezze.

Edward inizierà quindi una ricerca che lo porterà a cospetto del Re dei Mari: Teach, meglio noto come… Barbanera!

RECENSIONE

Conoscete il pirata Barbanera?

Alias Edward Teach, è stato un pirata inglese che ebbe il controllo del Mar dei Caraibi per un breve periodo fra il 1716 e il 1718, durante la cosiddetta età d'oro della pirateria.

Il suo soprannome era derivato dalla sua barba lunga, nera e intrecciata che gli conferiva un aspetto inquietante assieme alle finte micce che si faceva accendere sotto il cappello a inizio di ogni battaglia per incutere terrore ai suoi nemici. 

Teach si unì nel 1716 alla ciurma del capitano pirata Benjamin Hornigold nell'isola bahamiana di New Providence e si mise al comando di uno sloop per fare insieme tanti atti di pirateria; suoi i vascelli  Queen Anne's Revenge e Adventure.

venerdì 3 luglio 2020

MIA SUOCERA È UN MOSTRO di Valentina Vanzini - Newton Compton Editori


MIA SUOCERA È UN MOSTRO
Valentina Vanzini

       Newton Compton Editori
320 pagine


"Sappi che qui non si accettano certi comportamenti da…”, tentenna cercando la parola giusta, “da città!”, esclama poi. “Questa è una casa rispettabile. Qui siamo al Sud, in Italia. E comanda la mamma!”

SINOSSI

Lexie Woods è una fashion victim, vive a New York, lavora come giornalista per una rivista di tendenza e si muove con disinvoltura tra inaugurazioni e feste esclusive. 
Potrebbe sembrare una vita perfetta se non fosse che le sue relazioni sentimentali sono un vero disastro. 
Ecco perché, quando incontra Mr Perfect, un bellissimo giovane italiano emigrato di successo, è disposta a tutto pur di far funzionare le cose. 
Persino partire senza preavviso alla volta della Sicilia, per conoscere quella che, se tutto andasse secondo i piani, potrebbe diventare presto la sua adorabile suocera. 
Non è forse vero che per conquistare il cuore di un uomo italiano bisogna piacere a sua madre? 
Quello che Lexie non sa è che la donna che la aspetta oltreoceano non è la dolce mamma da commedia all'italiana che aveva immaginato, tutta preghiere, manicaretti e complimenti, ma una perfida manipolatrice determinata a ostacolare il loro, eventuale, matrimonio… 
Tra segreti di famiglia, una ex agguerrita e un futuro cognato decisamente irritante, Lexie dovrà schivare la potenziale catastrofe e dimostrare di aver diritto al suo romantico futuro.



RECENSIONE






Una divertentissima commedia che ho letto in pochissime ore, anzi, direi, divorato, per quanto mi ha fatto divertire!

Una storia frizzante, fresca e piena di episodi esilaranti, che vi farà trascorrere qualche ora in compagnia di una lettura molto scorrevole e piacevole.




Chiara e la principessa rivoluzionaria

  Chiara e la principessa rivoluzionaria Ciao Chiara, innanzitutto voglio darti il benvenuto sul mio Blog letterario. Oggi parleremo del tuo...