LA MOGLIE DEL COLONNELLO Rosa Liksom Iperborea 224 pagine |
“La moglie del Colonnello, davanti alla stufa, sente nelle narici l’odore dei ceppi che si sono consumati durante la notte […]. Questa è la sua quarta vita. prima c’è stata la vita nella casa d’infanzia in una città nordica, poi gli anni sotto il dominio del vecchio Colonnello e poi, da vecchia moglie del Colonnello, la convivenza con il giovane Tuomas in questa casa. Ora è alla fine del suo cammino”.
SINOSSI
Lapponia, notte. Davanti al caminetto, una donna ripercorre la lunga vita che ha alle spalle: in primo piano la sua lacerante storia d’amore, sullo sfondo oscure pagine di storia della prima metà del Novecento, quelle di una Finlandia schiacciata tra Russia e Germania. Per lei che, bambina negli anni Dieci, ha respirato in famiglia il nazionalismo anticomunista dei «Bianchi» e ha imparato ai campi estivi delle volontarie per la patria la lezione sciovinista e maschilista, il passo per infatuarsi del nazismo è breve. Ed è facile trovarne poi l’incarnazione erotica e sentimentale nel ricco, potente e autoritario Colonnello, molto più grande di lei e conosciuto dal padre in Germania, quando là ci si addestrava in segreto per combattere i russi. Le voci di abusi e stupri che lo accompagnano non la scoraggiano: come una creatura selvaggia delle sue amate paludi lapponi, è felice di abbandonarsi all'ebbrezza d’amore e al proprio naturalistico, vitalistico eros. Ma il lungo fidanzamento sarà solo l’apice euforico di una parabola che dopo il matrimonio inevitabilmente precipiterà. Riportata con la cruda, accurata, spiazzante sincerità di una donna ormai anziana che nella vita ha trovato la sua libertà tanto nella natura quanto nella scrittura, la traiettoria personale si snoda tra figure e fatti storici delle tre guerre finlandesi collegate alla Seconda guerra mondiale: militari, intellettuali germanofili, Himmler e Hitler in persona, gli orrori dei lager e della Polonia occupata del ’39. Tutto il male sfilò sotto i suoi occhi immaturi di un tempo e tutto il male è riconsegnato intatto da una donna che, con la sua complessità umana, cerca ora di dare un senso alle sue ferite e a quelle di una nazione.
RECENSIONE
Premetto che, quando ho iniziato la lettura di questo romanzo, non sapevo nulla della storia e dei personaggi narrati e per tutto il tempo in cui l'ho letto mi sono chiesta come fosse riuscita la scrittrice Rosa Liksom a descrivere così bene i personaggi e, soprattutto, a scrivere molte scene forti della storia: oltretutto, un elemento che mi è molto piaciuto del libro è che la storia è narrata in prima persona direttamente dalla protagonista, a parte il primo e l'ultimo capitolo.