La migliore bugia | Francesco Caringella | Mondadori | 384 pagine
"C'è davvero differenza tra la verità e la menzogna? E se in tribunale, come nella vita, non vincesse la verità migliore, ma la bugia raccontata meglio? La migliore bugia: quella più abile, più scaltra, più colorata e seducente?" (Francesco Caringella)
Dimmi legal thriller e ti dirò John Grisham: ecco cosa avrei detto fino ad oggi...
Ma quando Mondadori mi ha proposto questa lettura e ho visto che l'autore era Francesco Caringella, non ho avuto dubbi e ho risposto che lo avrei letto volentieri!
Per chi come me si è laureato in giurisprudenza il nome di Francesco Caringella rimanda subito ai tomi studiati all'università!
Quante notti a studiare sui suoi volumi....Quello "studio matto e disperatissimo" di leopardiana memoria!
E poi ho iniziato a leggere il romanzo e anche qui la mia mente è volata a quando lavoravo in uno studio legale e partecipavo alle udienze, seppur di diritto civile e non di penale....
Diciamo, quindi, che non ero del tutto impreparata a leggere questo romanzo con gli occhi di chi ha bazzicato un po' la professione di avvocato...
Questo non è il primo legal thriller di Francesco Caringella: infatti, già nel 2019, sempre per Mondadori, è uscito il romanzo Oltre ogni ragionevole dubbio (https://www.mondadori.it/libri/oltre-ogni-ragionevole-dubbio-francesco-caringella/) in cui, sempre con il personaggio del giudice Virginia Della Valle, il lettore viene condotto al di là della misteriosa porta dietro la quale i giurati scompaiono alla fine di un processo per decidere e per uscirne solo con in mano il verdetto finale.
In questo nuovo capitolo, invece, la narrazione si sviluppa intorno allo svolgimento del processo: come nello sport della scherma, ci sono azioni di offesa e difesa, battute e parate, tra l'avvocato della difesa e il pubblico ministero in un gioco di rimandi in cui vince chi prepara il miglior attacco, o la migliore bugia....
Elisabetta Ciraci, il pubblico ministero, e Enrico Martucci, l'avvocato della difesa, costruiscono così, mossa dopo mossa, un campo di gioco in mezzo al quale il lettore deve cercare di districarsi per riuscire a trovare la verità processuale: ma ne esiste veramente solo una? Oppure ciascuna parte si costruisce la propria?
Un legal thriller molto avvincente che leggerete tutto d'un fiato e che vi farà venir voglia di leggere anche i romanzi precedenti dello stesso autore!
Chiudo queste mie riflessioni con le parole dirette dello scrittore:"E' un romanzo corale.
Corale come lo spettacolo della vita.
Corale come il rito del processo.
Corale come i personaggi che vibrano nell’aula d’assise.
Corale come le mosse dei protagonisti di quell'estenuante partita a scacchi che e' il dibattimento penale, scandito da improvvisi attacchi e strategiche ritirate.
Corale come le altalene esistenziali e i tumulti interiori che per ciascun attore scandiscono la battaglia giudiziaria.
Corale come le straordinarie donne che scrivono una pagina di giustizia che trabocca di una femminilità appassionata: la vittima impotente, il magistrato equilibrato, l’inesorabile pubblico ministero, una moglie dilaniata, una figlia assalita dal passato, una sorella agguantata dalla solitudine.
Corale come le vite che, parallelamente alle udienze, corrono inesorabili verso un destino segnato, ma imperscrutabile.
Corale come le mille menzogne che in un processo per omicidio tutti raccontano per trasformare in migliore verità la bugia raccontata meglio."
🌟🌟🌟🌠
⏩ CONOSCIAMO L'AUTORE
Francesco Caringella, già commissario di polizia e magistrato penale a Milano durante l'inchiesta di "Mani Pulite", è presidente di Sezione del Consiglio di Stato.
Sembra molto interessante!
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