IL MORSO DELLA VIPERA
Alice Basso
Garzanti
320 pagine
SINOSSI"Magari non servirà a niente, ma ne è valsa la pena. A volte non è importante cosa si fa, ma fare qualcosa. Strapparsi il lupo di dosso, come si può.Ed è solo l'inizio."⠀
Il suono metallico dei tasti risuona nella stanza.
Seduta alla sua scrivania, Anita batte a macchina le storie della popolare rivista Saturnalia: racconti gialli americani, in cui detective dai lunghi cappotti, tra una sparatoria e l’altra, hanno sempre un bicchiere di whisky tra le mani.
Nulla di più lontano dal suo mondo.
Eppure, le pagine di Hammett e Chandler, tradotte dall'affascinante scrittore Sebastiano Satta Ascona, le stanno facendo scoprire il potere delle parole.
Anita ha sempre diffidato dei giornali e anche dei libri, che da anni ormai non fanno che compiacere il regime.
Ma queste sono storie nuove, diverse, piene di verità.
Se Anita si trova ora a fare la dattilografa la colpa è solo la sua. Perché poteva accettare la proposta del suo amato fidanzato Corrado, come avrebbe fatto qualsiasi altra giovane donna del 1935, invece di pronunciare quelle parole totalmente inaspettate: ti sposo ma voglio prima lavorare.
E ora si trova con quella macchina da scrivere davanti in compagnia di racconti che però così male non sono, anzi, sembra quasi che le stiano insegnando qualcosa.
Forse per questo, quando un’anziana donna viene arrestata perché afferma che un eroe di guerra è in realtà un assassino, Anita è l’unica a crederle.
Ma come rendere giustizia a qualcuno in tempi in cui di giusto non c’è niente?
Quelli non sono anni in cui dare spazio ad una visione obiettiva della realtà.
Il fascismo è in piena espansione.
Il cattivo non viene quasi mai sconfitto.
Anita deve trovare tutto il coraggio che ha e l’intuizione che le hanno insegnato i suoi amici detective per indagare e scoprire quanto la letteratura possa fare per renderci liberi.
Seduta alla sua scrivania, Anita batte a macchina le storie della popolare rivista Saturnalia: racconti gialli americani, in cui detective dai lunghi cappotti, tra una sparatoria e l’altra, hanno sempre un bicchiere di whisky tra le mani.
Nulla di più lontano dal suo mondo.
Eppure, le pagine di Hammett e Chandler, tradotte dall'affascinante scrittore Sebastiano Satta Ascona, le stanno facendo scoprire il potere delle parole.
Anita ha sempre diffidato dei giornali e anche dei libri, che da anni ormai non fanno che compiacere il regime.
Ma queste sono storie nuove, diverse, piene di verità.
Se Anita si trova ora a fare la dattilografa la colpa è solo la sua. Perché poteva accettare la proposta del suo amato fidanzato Corrado, come avrebbe fatto qualsiasi altra giovane donna del 1935, invece di pronunciare quelle parole totalmente inaspettate: ti sposo ma voglio prima lavorare.
E ora si trova con quella macchina da scrivere davanti in compagnia di racconti che però così male non sono, anzi, sembra quasi che le stiano insegnando qualcosa.
Forse per questo, quando un’anziana donna viene arrestata perché afferma che un eroe di guerra è in realtà un assassino, Anita è l’unica a crederle.
Ma come rendere giustizia a qualcuno in tempi in cui di giusto non c’è niente?
Quelli non sono anni in cui dare spazio ad una visione obiettiva della realtà.
Il fascismo è in piena espansione.
Il cattivo non viene quasi mai sconfitto.
Anita deve trovare tutto il coraggio che ha e l’intuizione che le hanno insegnato i suoi amici detective per indagare e scoprire quanto la letteratura possa fare per renderci liberi.
RECENSIONE
L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome, Scrivere è un mestiere pericoloso, Non ditelo allo scrittore, La scrittrice del mistero...
Li ho letti uno dopo l'altro, anzi no, li ho divorati, per l'esattezza, e mi manca ancora da leggere, mea culpa, l'ultimo del 2019 Un caso speciale per la Ghostwriter.
Il punto forte di questa serie? Indiscutibilmente LEI, Vani Sarca, la ghostwriter sarcastica, irriverente, alla Lisbeth Salander: un personaggio che amo alla follia per il suo carattere!
Ora, quando ho iniziato a leggere Il morso della vipera ero un pò dubbiosa, scettica, sul chi va là...
L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome, Scrivere è un mestiere pericoloso, Non ditelo allo scrittore, La scrittrice del mistero...
Li ho letti uno dopo l'altro, anzi no, li ho divorati, per l'esattezza, e mi manca ancora da leggere, mea culpa, l'ultimo del 2019 Un caso speciale per la Ghostwriter.
Il punto forte di questa serie? Indiscutibilmente LEI, Vani Sarca, la ghostwriter sarcastica, irriverente, alla Lisbeth Salander: un personaggio che amo alla follia per il suo carattere!
Ora, quando ho iniziato a leggere Il morso della vipera ero un pò dubbiosa, scettica, sul chi va là...