martedì 19 luglio 2022

🆀🆄🅴🆂🆃🅸🅾🅽🅸 🅳🅸 🆂🅰🅽🅶🆄🅴 - ᴜɴ’ɪɴᴅᴀɢɪɴᴇ ɴᴇʟ ᴄᴜᴏʀᴇ sᴇɢʀᴇᴛᴏ ᴅɪ ɴᴀᴘᴏʟɪ di Anna Vera Viva - Garzanti



🆀🆄🅴🆂🆃🅸🅾🅽🅸 🅳🅸 🆂🅰🅽🅶🆄🅴 - ᴜɴ’ɪɴᴅᴀɢɪɴᴇ ɴᴇʟ ᴄᴜᴏʀᴇ sᴇɢʀᴇᴛᴏ ᴅɪ ɴᴀᴘᴏʟɪ
Anna Vera Viva | Garzanti | 256 pagine


Il rione Sanità è un’isola. 
Un lungo ponte lo divide dal resto di Napoli. 
Qui, i vivi e i defunti convivono da secoli e non vi è posto, più di questo, in cui morte e vita siano così strettamente intrecciate. 
Ed è qui che, dopo quarant’anni, due fratelli si rincontrano. 
Raffaele, dato in adozione giovanissimo alla morte della madre, ci torna come parroco della basilica di Santa Maria alla Sanità. 
Peppino, invece, è il boss del quartiere. 
Due uomini che non potrebbero essere più diversi l’uno dall’altro. 
Eppure, il richiamo del sangue, ineludibile, li unisce. 
Un legame che è fonte di pericolo e tormento per entrambi. 
Quando la morte colpisce e un cadavere viene ritrovato in un appartamento del rione, le indagini, suffragate da un testimone poco affidabile, seguono un unico binario.
 Quell’omicidio fa tirare un sospiro di sollievo a tante persone, ma Raffaele non si lascia abbindolare. 
Decide di rivolgere il suo sguardo, esperto della vita, proprio tra la sua gente, anche se questo significa guardare qualcuno di molto, forse troppo, vicino a lui. 
Ma Raffaele non si è mai fermato davanti a nulla e non inizierà adesso. Sa bene che le sue indagini possono compromettere un equilibrio basato su regole non scritte e allo stesso tempo inderogabili, ma deve andare avanti. Perché la Sanità è un’isola e per navigare il mare che la circonda ci vogliono coraggio, passione e un concetto diverso di verità.

RECENSIONE

"La Sanità, un quartiere nato per guarire", si disse. Secoli prima, la sua particolare posizione, che da Capodimonte scendeva a valle in un susseguirsi di orti e rigogliosa vegetazione, sorgenti e fonti d'acqua, lo rendeva particolarmente salubre. Ma si parlava anche di miracoli e di guarigioni ottenuti per intercessione dei santi che vi erano sepolti. Così, famiglie ricche e nobili avevano deciso di costruire lì il proprio palazzo. Ma quanto poco era durato quello splendore! Prima la costruzione del lazzaretto, poi quella della grande fossa comune che doveva servire a contenere le migliaia di persone falcidiate dalle epidemie che, come punizioni, si abbattevano a intervalli regolari sulla città, avevano stravolto completamente il ridente volto del quartiere. La morte si era stratificata nel sottosuolo, dalle catacombe paleocristiane al cimitero delle Fontanelle."

Sono tanti i personaggi di questo romanzo, ma ce n'è uno che spicca su tutti: Napoli!



E, in particolare, il rione Sanità è uno dei rioni più affascinanti e antichi di Napoli, con i suoi vicoli, i suoi odori, i suoi sapori, i suoi personaggi, le sue contraddizioni e la scrittrice, Anna Vera Viva, è brava a far immergere il lettore nei luoghi, nei miti e nelle leggende da lei citate...

Tra le tante ci sono "O Munacone", detto anche O Munaciello”, il cimitero delle Fontanelle, realizzato all’interno di una gigantesca cava di tufo scavata sotto la collina di Materdei, che rappresenta, insieme al culto delle "anime pezzentelle" il rapporto che da sempre il popolo napoletano ha con l’aldilà; il Miglio Sacro con le Catacombe di San Gaudioso; il Capitano, militare vendicativo; Fratello Pasquale, che dà i numeri al lotto; Donna Concetta, "la capa che suda", che esaudisce le preghiere....

Napoli non è solo una città, è un mondo parallelo...

Insomma, questo romanzo è anche un "itinerario costellato di suggestivi luoghi di culto"....


Insieme ci sono i sono i tanti personaggi tipici: la contrabbandiera di sigarette (come non ricordarsi della mitica Sophia Loren nell'indimenticabile film 'Ieri, oggi e domani' di Vittorio De Sica!), il falsario di abiti firmati, il ladruncolo, la prostituta....

E poi vengono loro, i protagonisti.

Padre Raffaele Iacono ovvero il piccolo Raffaele Annunziata, "Figlio da sempre e per sempre di quella terra di passione, fuoco e sangue", il nuovo parroco della basilica di Santa Maria alla Sanità.

Peppino Annunziata, il boss del rione Sanità, il fratello di Raffaele.

Due fratelli, due mondi diversi, ai due lati della barricata: qui il 'bene', là il 'male'...

E poi c'è il sangue, la questione del sangue, il richiamo del sangue, che unisce e a cui non si può scappare.

Un romanzo che mi ha rapito e mi ha portato  tra le sue spire vorticose, che mi ha immerso in un altro mondo e che non ha disatteso le mie aspettative!

Un giallo costruito molto bene, un noir a tinte fosche con la giusta suspense, una lettura scorrevole e avvincente, un ritmo veloce....

Insomma, cos'altro devo aggiungere per convincervi a leggerlo?!? 😅

Super consigliato, da leggere sotto l'ombrellone, al lago, in cima ad una montagna...ovunque voi siate non vi deluderà!



🌟🌟🌟🌟


CONOSCIAMO L'AUTRICE

Anna Vera Viva, salentina, si trasferisce a Napoli nel 1982. 



Scrive da molti anni ed è sceneggiatrice di docufilm e cortometraggi tra cui La consegna e Specchio delle mie brame, candidati al David di Donatello. 

Le sue passioni sono viaggiare e gironzolare per musei e gallerie d’arte contemporanea. 

Soggiorna spesso a Parigi e tra le montagne abruzzesi.





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