martedì 27 ottobre 2020

MEADOW CITY di Bepi Vigna - Resh Stories

 

MEADOW CITY - Bepi Vigna 

 

“Non vi era nessuno nella main street: neppure un carro che scendesse verso il fiume o un ragazzo che andasse a scuola. Non c’erano neanche i vecchi seduti sotto la tettoia dell’emporio. La gente stava nelle proprie case e attendeva che accadesse qualcosa. Perché qualcosa sarebbe accaduto, questo era certo”.


SINOSSI

Meadow City è solo un’altra delle tante piccole città nate sulla frontiera, tanto dimenticata dal resto del mondo da non avere nemmeno una chiesa. 
I suoi abitanti vivono una vita tranquilla, calcando sempre le stesse strade polverose, frequentando i soliti locali, conoscendosi l’un l’altro, presi dalle proprie abitudini. 
Anche le vecchie diatribe sembrano essere innocue. 
Eppure, gli eventi cominciano a muoversi, silenziosi e pericolosi, sotto gli occhi dello sceriffo Dempsey, pronti a infiammarsi alla più piccola scintilla.

RECENSIONE

Ho fatto una scoperta: mi piacciono i libri western, i romanzi ambientati nel profondo west americano, quelli con i cow boys che cavalcano su cavalli possenti, che mangiano fagioli e pancetta vicino al fuoco e bevono caraffe di caffè, che frequentano i saloon del paese e che ammirano splendidi tramonti...

Questo piccolo romanzo di sole 116 pagine è un'ulteriore conferma!

E fin da subito mi è molto piaciuto per l'accuratezza dei riferimenti storici che l'autore svela già nella premessa...
"Gli avvenimenti narrati, i luoghi e i personaggi di questo racconto, sono in gran parte ispirati alle dettagliate annotazioni contenute in un manoscritto acquistato nel 1997 dall’amico Richard Beauregard, presso un rigattiere di Berkeley, in California.
All’interno di una copertina in cuoio, uniti da una rilegatura artigianale, vi erano una cinquantina di fogli ingialliti, che sulle due facciate riportavano una serie di appunti redatti di pugno, intorno al 1912, da un ingegnere americano di nome Clayton Boywer.
Nel periodo in cui si trovava a Panama per lavorare allo scavo del Canale, Boywer trascrisse quanto, a suo dire, gli era stato narrato da un medico di nome Utter.
I fatti riportati sarebbero realmente accaduti nella primavera del 1880 in una cittadina dell’ovest americano e potrebbero avere ispirato una dime novel intitolata “A star in the dust”, scritta da un certo M. J. Pittman, pubblicata dalla casa editrice Street & Smith di New York, nel 1893.
Richard ha tradotto in italiano il testo di Boywer e me lo ha affidato perché ne ricavassi un racconto. Io ho rielaborato il materiale, restando sostanzialmente fedele ai fatti riportati; mi sono preso solo la libertà di delineare alcuni caratteri, secondo quanto suggeriva la mia fantasia e di colmare alcuni passaggi temporali e logici. Ho aggiunto anche alcune annotazioni di contorno, che ho ritenuto necessarie per dare unità e coerenza alla vicenda e ho inserito le note a piè di pagina, utili per inquadrare il periodo storico in cui si sarebbero svolti i fatti.
Le ricerche per tentare di individuare i luoghi descritti – condotte da Richard, con il prezioso aiuto di Michael Salimbeni – non hanno portato a esiti certi. È possibile, però, che Meadow City, la cittadina dove si svolsero i fatti, possa essere identificata nei resti di un piccolo centro abitato che sorgeva in una valle al confine tra l’Arizona e la California del sud.
La vegetazione ha ormai ripreso possesso di quei luoghi e tra i pochi e scheletrici ruderi ancora visibili si fa fatica a identificare il tracciato di quella che un tempo doveva essere la main street. A meno di un miglio di distanza, però, è possibile individuare il letto di un fiume, oggi quasi completamente prosciugato a causa della costruzione di una diga, che potrebbe essere lo Stockton River di cui si parla nel manoscritto.
Purtroppo, il testo originale dell’ingegner Boywer è andato distrutto qualche anno fa nell’allagamento dello scantinato della casa di Richard, in Waller Street, a San Francisco.
Richard Beauregard è scomparso nel settembre del 2017. Questo libro è dedicato alla sua memoria."

Wow!

E i riferimenti storici sono disseminati ovunque nel romanzo e, soprattutto, nelle note a piè pagina.

Per esempio, viene raccontata la storia della famosa "corsa all'oro" iniziata nel 1848 grazie alla scoperta di un filone aurifero da parte del pioniere svizzero Johan Sutter...

Ancora, la posta a mezzo corrieri a cavallo...

Scopriamo la figura del marshall...

Approfondiamo la conoscenza dei vari fucili  e pugnali utilizzati dai cow boys e sheriff e la loro storia...

L'avvento dei mormoni...

...e il famoso scontro di Tombstone che vide protagonisti i fratelli Earp e i fratelli Wyatt.

Meadow City è una cittadina sperduta nelle praterie del west americano, vicino allo Stockton River e il suo nome si deve a Stanislao Meadow, un ex cacciatore di pelli e commerciante, che scelse questo posto per aprire il Meadow Warehouse, il suo magazzino.

Tanti i personaggi di questo romanzo: Milton Stark, il più grande allevatore della zona; Rudolph Cartwright, il tipografo del paese; Doc Charlie, il dottore; Mazur e Gladis, proprietari del Long Branch, la taverna di Meadow City; Zecharia Haddock e suo figlio Abel; Angie Wayne, una delle ragazze del Long Branch.

Ma il personaggio principale è sicuramente Johnny Dempsey, il town marshall: dovrà risolvere un caso di omicidio che vede coinvolto il "bullo" del paese...

Una scrittura scorrevole e coinvolgente che vi saprà conquistare e vi riporterà alle atmosfere western!

Una storia che non vi deluderà!



VOTO: 🌟🌟🌟🌟



📌 Consigliato a chi....ama i romanzi d'avventura/western books!




⏩CONOSCIAMO L'AUTORE


Bepi Vigna è nato a Baunei (Ogliastra), ma vive e lavora a Cagliari. 
Dopo varie esperienze in campo pubblicitario (come copywriter) e televisivo (come autore di testi e regista), si è laureato in Giurisprudenza con una tesi sulla pubblicità commerciale e ha conseguito il titolo di avvocato, specializzandosi nel Diritto d’Autore.
A partire dagli anni Novanta ha abbandonato la professione legale e si è affermato come scrittore, muovendosi tra letteratura, cinema, teatro e fumetto. 
Collabora da oltre trent’anni con la Sergio Bonelli Editore (Zagor, Dylan Dog, Nick Raider, Martin Mystére, Zona X), ha lavorato anche per la Disney Italia (Topolino) e collaborato con Comic Art, Edizioni d’Arte Lo Scarabeo e altri editori. 
È uno degli autori delle serie di fantascienza Nathan Never e Legs Weaver, Asteroide Argo, edite dalla Sergio Bonelli Editore S.p.a., la prima con edizioni in numerosi paesi europei (Francia, Spagna, Croazia, Polonia, Grecia, Turchia), in Brasile e USA. 
Giornalista pubblicista ha collaborato per circa vent’anni alla pagina della cultura del quotidiano L’Unione Sarda e scritto per riviste e quotidiani nazionali. 
Ha pubblicato racconti, romanzi, graphic-novel e numerosi testi saggistici sui comics, sul cinema, la televisione e sulle tradizioni popolari. 
Curatore di mostre sul fumetto e l’illustrazione in Italia e all’estero, ha collaborato con la RAI come autore radiofonico e televisivo (Rai Gulp); ha realizzato sceneggiature cinematografiche e scritto diversi testi teatrali. 
Come regista ha diretto video pubblicitari, documentari e cortometraggi premiati in diversi festival. 
Il suo cortometraggio di animazione Nausicaa l’altra Odissea, nel 2017 è stato selezionato come “Evento speciale di apertura della Settimana Internazionale della Critica” alla Mostra internazionale del Cinema di Venezia. 
È il direttore artistico del Festival Internazionale NUES, fumetti e cartoni nel Mediterraneo e dirige la rivista di cinema Teorema. 
Ha fondato a Cagliari la prima scuola di fumetto della Sardegna che opera presso il Centro Internazionale del Fumetto di cui è direttore. 
Insegna Teoria e Analisi del cinema e dell’audiovisivo presso l’Istituto Europeo di Design di Cagliari.


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