Mai stati così felici Claire Lombardo Bompiani 681 pagine |
“LA PROGENIE 15 aprile 2000 Sedici anni prima. Gli altri la frastornavano. Strano, forse, per una donna che, per quanto riluttante, aveva deciso di aggiungere quattro esseri viventi all'universo. Ma era un fatto: Marilyn mal sopportava la fastidiosa presenza di corpi al di fuori del suo controllo, della sua comprensione, della sua approvazione. E non li sopportava neanche adesso, dall'angolo riparato sotto l’albero di ginko biloba che aveva scelto per nascondersi dai suoi invitati.”
SINOSSI
RECENSIONE
Quale è il segreto di una coppia felice e duratura?
Una domanda da un milione di dollari con una risposta difficile e non univoca...
Ma in questo romanzo, un tomo di ben 681 pagine, troviamo una delle tante risposte possibili.
Un amore appassionato e passionale, pur se non perfetto, quello tra David Sorenson e Marilyn Connelly, che resiste per quarant'anni a tutti gli urti che la vita propone loro e che spinge Marilyn a dire di non essere mai stata così felice!
"Marylin aveva imparato che il matrimonio è un gioco di potere estremamente piacevole, un delicato equilibrio tra due personalità in competizione, tra due stati d’animo in conflitto. Lei sapeva reprimere i suoi per consentire a quelli di David di brillare. Conservazione. Reciprocità. Aveva il permesso di essere fiduciosa ed entusiasta solo quando lui era ansioso e pessimista. Se David era preoccupato per qualcosa lei non aveva il permesso di preoccuparsi di nulla."
Un amore che sfocia in quattro figlie femmine, Wendy, Violet, Liza e Grace, che, invece, felici non sono proprio, o almeno non così come i loro genitori, ai quali rinfacceranno sempre di essere stati un esempio troppo alto da raggiungere, da replicare e che inciderà sulle vite di ciascuna di loro talmente tanto da far dire loro:
“Siamo tutte emotivamente immature perché tu e papà vi volete bene più di quanto ne volete a noi”.
Ed è proprio su questo punto che si evolve tutta la storia: un gap generazionale tra genitori e figli, uno scontro tra i cd. centennials e genitori boomer.
Sinceramente da madre sono sobbalzata dal divano a leggere queste parole, perché non credo che esista un amore più alto di quello che si può provare per i propri figli, ma questa è un'opinione personale.
Conosciamo meglio le quattro sorelle che fanno tanto Piccole donne...
C'è Wendy, la maggiore delle figlie, la ribelle di casa, che diventata vedova troppo presto si butta nell'alcool e nel sesso facile; c'è Violet, nata subito dopo Wendy, che cerca di fare la madre perfetta per i suoi due figli Wyatt ed Eli, ma che in realtà si scoprirà che perfetta non è; viene poi Liza, donna in carriera che si ritrova incinta di un uomo che forse non ama più; e infine Grace, l' "Epilogo" ovvero la piccola di casa, che anche da adulta fatica a farsi prendere sul serio dalle sorelle, di molto più grandi, e dai genitori."A volte la famiglia fa quell'effetto: ti sorprende con il suo fascino e la sua normalità. Quei momenti così rari erano il motivo per cui era di nuovo incinta. Per cui lei e David presto avrebbero celebrato il loro diciassettesimo anniversario di matrimonio. Per cui quelle tre ragazzine, per quanto fossero spesso una fatica, in quell'istante la rendevano più felice di quanto fosse mai stata. Era quello lo scopo di una famiglia: quegli attimi fugaci di assoluto piacere. La sindrome di Stoccolma. La inducevano a volerne ancora e ancora".
Il romanzo si svolge nell'arco di quattro stagioni - le sezioni, infatti, sono intitolate "Primavera", "Estate", "Autunno" e "Inverno" - e i capitoli si alternano tra passato e futuro a partire dal 2016, con lunghi flashback che vanno fino al 1975, anno in cui David e Marilyn si incontrano per caso all'università, si innamorano e si sposano.
"La casa di Fair Oaks: quella della sua infanzia, con i cespugli di lillà e il gingko sotto il quale lei gli aveva preso la verginità".
Un romanzo coinvolgente e appassionante che si legge tutto d'un fiato, una scrittura fluida e scorrevole per raccontare una storia semplice ma assolutamente reale e realistica, con picchi di ironia e umorismo: alla fine sarà difficile non affezionarsi a tutti i personaggi!
Un romanzo che mi ha stupito e, in ultima analisi e semplicemente, mi è piaciuto molto!
" The Most Fun We Ever Had", il titolo in inglese, diventerà presto una produzione televisiva per la rete americana HBO.
Infatti, Amy Adams (famosa per American hustle, la adoro!) e Laura Dern (avete presente Jurassic Park? Lei era l’archeologa) si sono talmente innamorate di questa storia che ne hanno acquistato i diritti e rumors dicono che potrebbero essere le protagoniste!
Infatti, Amy Adams (famosa per American hustle, la adoro!) e Laura Dern (avete presente Jurassic Park? Lei era l’archeologa) si sono talmente innamorate di questa storia che ne hanno acquistato i diritti e rumors dicono che potrebbero essere le protagoniste!
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