lunedì 17 agosto 2020

FACCIA A FACCIA CON L'ASSASSINO di John Douglas, Mark - HarperCollins



FACCIA A FACCIA CON L'ASSASSINO
di John Douglas, Mark Olshaker

HarperCollins
432 pagine

“Il problema non è tanto stabilire chi l’ha fatto, ma perché. Se poi, una volta capito il perché, ci si chiede come, si arriva a scoprire chi. Per un semplice motivo: perchè+come=chi”.

SINOSSI

Se vuoi sapere cosa fa di un uomo un assassino, parti da qui. John Douglas, leggendario profiler dell'FBI, ha contribuito a risolvere alcuni dei più difficili casi di omicidio della storia degli Stati Uniti. 
Pioniere del profiling investigativo e agente speciale che ha ispirato la fortunata serie Netflix Mindhunter, Douglas ha dedicato la maggior parte della sua vita a comprendere il funzionamento delle peggiori menti criminali. 
Nel corso della sua carriera nelle forze dell'ordine ha studiato, intervistato e analizzato alcuni dei serial killer più feroci di tutti i tempi — da Charles Manson a David Berkowitz, soprannominato Figlio di Sam, allo Strangolatore BTK Dennis Rader — e ha insegnato ad agenti dell'FBI e investigatori di tutto il mondo come si costruisce un profilo psicologico e quali sono le tecniche di interrogatorio più efficaci con questi letali predatori. 
Ora, insieme a Mark Olshaker, il coautore con cui ha firmato già diversi saggi, Douglas analizza quattro dei più inquietanti killer che ha incontrato e spiega nel dettaglio come ciascuno di loro abbia contribuito ad ampliare la sua comprensione dei comportamenti criminali. 
Oltre a fornire dettagli inediti sulle sue tecniche di interrogatorio e di profilazione, ripercorre passo dopo passo gli interrogatori condotti con questi assassini e li collega ai singoli crimini perpetrati, spiegando in che modo sia riuscito a far emergere la loro vera natura. 
Infine si sofferma su altre famose indagini a cui ha collaborato nel corso della carriera, per dimostrare come le conoscenze acquisite in quelle circostanze lo abbiano preparato ad affrontare i casi successivi. 
Avvincente e al tempo stesso spaventoso, “Faccia a faccia con l'assassino" squarcia il velo di mistero che avvolge la figura di questi criminali e rivela i meccanismi psicologici e mentali che li hanno fatti sprofondare nelle tenebre. 
Vent'anni dopo il memoir che gli ha da dato la notorietà, l'uomo che ha stilato il manuale sul profiling investigativo dell'FBI riapre il suo schedario e ancora una volta dà prova della sua straordinaria capacità di entrare nella mente dei predatori e delle loro prede.


RECENSIONE

"Questo libro parla del  modo di pensare dei predatori violenti, vero oggetto delle mie indagini in venticinque anni da profiler, analista criminale e agente speciale dell'FBI, ma anche delle attività che ho svolto da quando sono andato in pensione".

Prendi quattro spietati assassini -  Joseph McGowan, Joseph Kondro, Donald Harvey e Todd Kohlhepp - mettili ad un tavolo, interrogali: questo è il libro che ne esce.

John Douglas, facendo riferimento a casi del suo passato professionale che gli hanno insegnato ad entrare nella mente di un serial killer per aiutare le forze dell'ordine a catturarlo, ha interrogato questi serial killer cercando di comprendere le motivazioni alla base dei loro comportamenti criminali: non per capire perché ha commesso un crimine, ma perché ha commesso QUEL crimine! 

Ognuno di questi quattro criminali ha un proprio modus operandi, una propria motivazione, un proprio profilo psicologico, c'è chi ha fatto una sola vittima e chi cento, ma un elemento li accomuna tutti: "Sono tutti predatori, e sono tutti cresciuti nell'incapacità di costruire legami di fiducia con altri esseri umani. Sono anche l'oggetto di un acceso dibattito tra gli esperti di scienze del comportamento: killer si nasce o si diventa? E' un problema di natura o di cultura?".

Perché Joseph McGowan, master in chimica e insegnante di liceo, il 19 aprile 1973 ha stuprato, strangolato e brutalmente ucciso una bambina di sette anni andata a casa sua per consegnarli due scatole di biscotti delle Girl Scout? Che genere di mostro può compiere un crimine così efferato nei confronti di una bambina?
«Per un attimo si volta a guardarmi. Mi fissa negli occhi e dice: “John, quando ha suonato e l’ho vista sulla porta, ho capito che l’avrei uccisa.”»
John Douglas ha il compito di capire se dopo venticinque anni di prigione gli può essere concessa la libertà condizionata.

Joseph Robert Kondro, ex falegname, imbianchino e operaio, condannato a cinquantacinque anni di reclusione per lo stupro e l'assassinio di una bambina di dodici anni nel 1996 e del delitto di una bambina di otto anni nel 1985: l'elemento interessante per Douglas è che Kondro conosceva le sue vittime e le loro famiglie e quello che vuole riuscire a scoprire è cosa gli era passato per la testa mentre pianificava e commetteva quegli orrendi omicidi.

Donald Harvey, indicato come l'Angelo della Morte perché era un praticante particolarmente eclatante di omicidi medici, era diverso dalla maggior parte dei serial killer perché si presumeva che i suoi omicidi fossero la morte per cause naturali: forse il serial killer più prolifico nella storia degli Stati Uniti d'America con al suo attivo almeno 87 omicidi, con una preferenza per donne e uomini anziani ricoverati in ospedale.

Come era diventato uno spietato serial killer? E come aveva fatto a non farsi scoprire per tanti anni?

E' stato il primo esempio di un tipo di assassino che ha una categoria specifica nel Crime Classification Manual: l'omicida in ambito medico.

Infine c'è il caso di Todd Kohlhepp, mediatore immobiliare di successo e ricco che trasportava corpi in giro nella sua Acura Legend, arrivando a scrivere recensioni online di prodotti acquistati su Amazon, come pale pieghevoli, coltelli e motoseghe, e in ogni recensione ha fatto riferimento alla loro relativa utilità nei suoi omicidi effettivi o previsti.

È interessante notare che le interviste a Kondro e Kohlhepp sono state organizzate come parte di una serie MSNBC proposta che non ha mai superato il pilot, ma la rete era insoddisfatta del risultato e la serie non è stata ripresa.

«Perché non provare a parlare con alcuni di loro e cercare di guardare un crimine con i loro occhi? Perché non spingerli a ricordare e a dirci perché avevano commesso quel crimine e cosa gli era passato nella mente quando l’avevano commesso?»
Jack Crawford, uno dei personaggi principali dei libri di Thomas Harris Red Dragon e Il Silenzio degli Innocenti è direttamente basato sul vero Douglas.

Crawford è stato interpretato da Dennis Farina nel film Manhunter, da Scott Glenn ne Il silenzio degli innocenti, da Harvey Keitel nel film del 2002 Red Dragon, e da Laurence Fishburne nella serie del 2013 dell'NBC Hannibal.

Nel gennaio del 2015, i creatori della serie tv Criminal Minds confermarono che i personaggi dei profiler dell'FBI Jason Gideon e David Rossi erano basati su Douglas.


Perché il peggio della natura umana affascina tanto?

Avvincente, serrato, a tratti spaventoso, un must per chi è affascinato da questo mondo e chi vuole entrare in profondità della mente di un assassino, perché in fondo tutti vogliamo sapere cosa si nasconde dietro ad un particolare comportamento!




VOTO: 🌟🌟🌟🌟



📌 Consigliato a chi....ama il vero crime, i serial killer e la profilazione!




⏩CONOSCIAMO GLI AUTORI

John Douglas è un leggendario profiler dell’FBI e autore bestseller del New York Times che ha passato più di venticinque anni a dare la caccia al peggio del peggio, individuando e selezionando le storie dei più inquietanti criminali d’America. 
Veterano dell’aeronautica militare degli Stati Uniti, è stato coinvolto in oltre cinquemila casi di crimini violenti ed è uno dei maggiori esperti a livello mondiale su mente e comportamento criminale. 
Vive nella zona di Washington, D.C., insieme alla moglie Pam, insegnante.

Mark Olshaker, vincitore di un Emmy Award per la regia di documentari e autore di una decina di saggi e cinque romanzi, ha firmato insieme a John Douglas Mindhunter. 
La storia vera del primo cacciatore di serial killer americano, il libro che ha ispirato l’omonima serie Netflix. 
Vive nella zona di Washington, D.C., insieme alla moglie Carolyn, avvocatessa.


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