giovedì 28 maggio 2020

LA FESTA DI MATRIMONIO DI Adriano Di Gregorio - Algra Editore


LA FESTA DI MATRIMONIO
Adriano Di Gregorio
Algra Editore
232 pagine

«Lui si schiarì la voce e continuò “Insieme ad altri due, che forse saranno quelli fermati da Cannizzaro, stanno cercando di controllare il mercato di Aci Catena. La loro base è in quella casa dove siamo stati noi, ma hanno un altro covo in via Massimo Bellini e…” “Scusa, scusa… dove avrebbero l'altro covo?”. “In via Massimo Bellini ad Aci Catena”. “E chi sarebbe costui? Questo Massimo Bellini?”. “Ma come dottore, proprio lei che mi fa tutto l'acculturato non sa chi è Massimo Bellini?”. “Eh no! Mi dispiace, non l'ho mai sentito dire. Ignorante sono”. “È il grande musicista di Catania, conosciuto in tutto il mondo!”. “Io conosco Vincenzo Bellini, il grande musicista di Catania, conosciuto in tutto il mondo, e non Massimo Bellini”. 

SINOSSI

La festa di matrimonio narra le vicende del commissario Battaglia e del suo fidato amico, l’ispettore Spanò. 

La vicenda si svolge su due livelli lontani nel tempo e nello spazio. 

Il primo livello – quello principale – vede in scena il commissario Battaglia il quale, mentre indaga su un misterioso omicidio, si imbatte in una vecchia corrispondenza d’amore. Battaglia, a causa di una promessa fatta, prende a cuore la vicenda delle lettere e decide di scoprire chi erano i giovani amanti e cosa stavano progettando. 

Il secondo livello della narrazione prende avvio dalle vicende di due ragazzi, Albert e Libera. 

Albert è un giovane della DDR che, tre giorni prima della costruzione del muro di Berlino, riesce a scappare da Berlino Est. 

Libera è una giovane siciliana che si trasferisce a Milano per studiare Filosofia; qui entra in contatto con alcuni operai della Pirelli e con gli ambienti rivoluzionari dell’estrema sinistra. 

Alla fine le due vicende si intrecciano strettamente in un unico grande filone narrativo.


RECENSIONE

La festa di matrimonio è un nuovo poliziesco dello scrittore catanese Adriano Di Gregorio, che con questo romanzo riporta sulla pagina, dopo il suo precedente romanzo Il peso della verità,  l’affascinante e ironica figura del vicequestore aggiunto Damiano Battaglia, uomo spigoloso e alquanto irascibile, e dell’ispettore Concetto Spanò: insieme formano una bella coppia di colleghi e non mancano i siparietti comici, che riescono ad alleggerire il racconto di una storia nera e brutale.

La storia si apre con un presunto suicidio di Domenico Grancagnolo, titolare di un’impresa di smaltimento di rifiuti tossici: presunto perché sin da subito il vicequestore Battaglia capisce che trattasi di omicidio.

Andando avanti con le indagini Battaglia e Spanò scoprono che nell'omicidio c'entra anche la mafia locale: in particolare, Totò Sciuto, un mafioso della zona che Battaglia non è mai riuscito a incastrare.

Smaltimento di rifiuti tossici, traffico di droga, gelosie, rivalità, controllo del territorio... 

Tanti i presunti colpevoli che passano sotto le forche caudine degli interrogatori dei due poliziotti: dalla moglie, all'amante, ad una collega, agli amici di un tempo, che hanno tanto da svelare sul passato di Domenico...

Sullo sfondo c'è anche la vita personale del vicequestore Battaglia, che è sì spigoloso ed irascibile, ma anche pieno di cuore e generoso: ne viene fuori il ritratto di un personaggio vero, che si arrabbia, che perde la pazienza, ma che poi si emoziona. 

I due livelli narrativi - il primo con Battaglia e Spanò e il secondo in Germania con Albert e Libera - sono ben calibrati e trovano alla fine un incastro perfetto, con scenette divertenti e spassose.

Leonardo Sciascia de Il giorno della civetta è il padre letterario di Adriano Di Gregorio, ma poi anche Ken Follett, Stephen King, Carofiglio e Camilleri.

E, a proposito di Camilleri, non ho potuto, mentre leggevo, evitare di pensare a Battaglia e Spanò come alla famosa coppia Montalbano-Mimì, immaginando i loro dialoghi con le voci degli attori Zingaretti/Bocci.

Che si possa profilare anche per Battaglia e Spanò un futuro televisivo?

CONOSCIAMO L'AUTORE

Adriano Di Gregorio (Siracusa, 1971) è laureato in Lettere moderne e Filosofia. 
Dal 1998 ha collaborato con la cattedra di Storia moderna della Facoltà di Lingue e con la cattedra di Storia contemporanea della Facoltà di Lettere dell'Università di Catania. 
Nel 2004 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Storia moderna. 
Nel 2009 per la casa editrice Aletti è uscito il suo romanzo d'esordio, “Il Prima e il Dopo”. Per Algra Editore pubblica: nel 2014 il romanzo giallo “Il Peso della Verità” - con il quale prendono avvio i “casi” del commissario Battaglia - nel 2016 “La maga e il talismano”, nel 2017, insieme a Piero Juvara e Mario Lo Giudice, la raccolta di novelle “Il Pozzo delle tre lune” e nel 2019 “La festa di matrimonio”. 
Nel 2011, insieme alla scrittrice milanese Daria Colombo, ha vinto il premio letterario Akademon. 
Nel 2015 gli è stato conferito il premio “Cruyllas”, III edizione, riservato agli scrittori che si sono distinti per la diffusione della sicilianità. 
Dal febbraio 2018 cura un canale YouTube “Le Lezioni di Adriano Di Gregorio”, che conta quasi un milione di visualizzazioni l’anno, nel quale pubblica le sue lezioni di Letteratura italiana e di Storia.







                               VOTO: 🌞🌞🌞🌟







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