venerdì 22 maggio 2020

FORTE RESPIRO RAPIDO di Marco Risi - Mondadori

FORTE RESPIRO RAPIDO.
Marco Risi
 Mondadori
 264 pagine 


"Questa non vuole essere una biografia di mio padre, ma ricordi di lui, con lui.
Un viaggio a ritroso per ricostruire aspetti della sua vita e di quell'Italia del cinema anni cinquanta, Sessanta e Settanta, ma anche dettagli sulla nostra vita, su mia madre.
Appunti sconclusionati, immediati, colti nella memoria durante questi sei anni di scrittura. Sinceri e sopratutto veri, o forse è meglio dire verosimili...".



SINOSSI

Non siamo di fronte a un padre qualunque, e neanche a un figlio qualunque. Dino Risi è il regista che ha arricchito di storie, di emozioni, di immagini la cosiddetta “commedia all’italiana”. 

Marco Risi è il giovane che ha sfidato il padre sul suo stesso terreno e si è aperto una strada sua. 

Si può essere figlio e sentire il padre anche come un maestro? 

Va da sé che il racconto finisce per accendere le luci in sala. 

Torna il cinema. Torna il grande cinema.



RECENSIONE 

Se vi dico Il sorpasso, I mostri, In nome del popolo italiano, Profumo di donna, Poveri ma belli... 


E ancora Mery per sempre, Soldati - 365 giorni all'alba, Colpo di fulmine, Un ragazzo e una ragazza, L'ultimo capodanno... 

Oltre a essere tutti film che ho visto, sono anche film i cui registi si chiamano entrambi Risi. 







Questa, più che una biografia del padre Dino Risi, è un'autobiografia del figlio Marco Risi.

E, oltre che ad essere una storia del padre Risi e del figlio, è anche una storia del cinema italiano e, di conseguenza, di una parte d'Italia.

Con Dino Risi siamo in un'Italia nel pieno della seconda guerra mondiale e, poi, nel dopoguerra: insieme a lui ci sono altri grandi del cinema italiano come Ettore Scola, Vittorio Gassman, Federico Fellini, Mario Monicelli, Vittorio De Sica.

Con il figlio Marco Risi la generazione è cambiata, siamo negli anni Ottanta/Novanta. 


"Sono appunti su un'Italia che non c'è più, vista dagli occhi di un ragazzino, e poi da un giovane uomo. Appunti sulla mia, di vita, per capire meglio, forse, il senso, il significato del mio rapporto con lui, con quell'uomo, quel regista della commedia all'italiana, quel padre. Dino Risi."

Questo libro è un racconto, un racconto di ricordi, di vita vissuta, di episodi, a volte insieme, molto spesso separati, e comunque senza mai lasciarsi andare: non erano cose che si facevano a quei tempi, non era la generazione che manifestava apertamente i propri sentimenti, era la generazione che aveva fatto la guerra, abituata ad un altro vocabolario sentimentale.

Tanti gli episodi: dal racconto della regia del film italiano più conosciuto al mondo, Il sorpasso; a Susan Sarandon e Michelle Pfeiffer - che da poco avevano finito di girare Le streghe di Eastwick -   vicine di casa in villeggiatura; al delitto del Circeo, dove la famiglia Risi aveva la casa di villeggiatura in cui passava le estati, e dove, tra il 29 e il 30 settembre 1975, ci fu l'orrenda strage in cui tre ragazzi giovani, loro vicini di casa, uccisero una ragazza;  alle cinque S di Dino Risi - Sole, Soldi, Sesso, Successo, Salute; agli amici del padre, Gassman, Tognazzi, Sordi, Manfredi  e Mastroianni; infine, alle loro ceneri mischiate insieme e poi due terzi su una roccia a Murren, chiamata il Sasso, con un piccolo abete che guarda il cielo, ed un terzo al Circeo...

E poi, Marco Risi diventa uomo e regista e inizia un'altra storia, un altro racconto...

"Negli anni di cui poco racconto ci sono tanti film suoi - gli anni Settanta, Ottanta - e lì comincio io.
Lì ci vorrebbe un vero biografo e invece questa non è né la sua biografia né la mia autobiografia: è la mia vita con lui, e lui torna a essere lui quando io comincio a diventare - da figlio che ero - padre, mio padre, più di quanto non lo sia ormai lui."
In fondo, senza volerlo, si aspetta di diventare proprio quella cosa lì, di invertire i ruoli, e se riusciamo a farlo, accade qualcosa di maestoso e struggente."

 E Marco Risi ha l'arduo compito di doversi "liberare" dalla fama del padre Dino Risi, per non sentirsi più dire "tu sei figlio di" e questo accadrà quando Marco farà il film Mery per sempre, che cambiò il rapporto con suo padre: fu questo il film che agli occhi del padre lo incoronò "regista" a tutti gli effetti.

Al termine della lettura di questo romanzo posso ben dire che non si tratta di una biografia, né tantomeno di un'autobiografia: è il racconto della vita di Marco Risi, figlio, con Dino Risi, padre - e d'altronde già nel titolo c'era scritto tutto, La mia vita con Dino Risi.







                                   VOTO: 🌞🌞🌞🌟



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