“L’America è cambiata in una notte: quella dell’elezione di Donald Trump. Già il giorno dopo era diventato lecito quel che prima era indicibile. Sentii un autista di bus dire “il traffico svanirà quando costruiremo il muro”. E un passante apostrofare una donna musulmana urlandole: Levati il velo, questi sono gli Stati Uniti”.
SINOSSI
È la notte delle elezioni. Bruna – che insegna Scienze politiche in un college di New York – è stata in tv per commentarne i risultati, ma l’angoscia che prova rientrando a casa non è dovuta alla vittoria del candidato repubblicano bensì al segreto che sa di dover confessare a suo marito Tom. Da tempo intorno al loro matrimonio si affollano lunghe ombre: quella dei genitori di Tom, italoamericani perbenisti, radicalmente conservatori come tanti immigrati delle generazioni venute dopo la prima; l’ombra del tormento del figlio Mario, che manifesta un precoce disagio verso il suo corpo maschile; quella dell’alien number attribuito a Bruna dalla burocrazia statunitense.
RECENSIONE
Gotico Americano è il romanzo di esordio di Arianna Farinelli pubblicato dalla Bompiani all’interno della nuova collana diretta da Roberto Saviano “Munizioni”, che , come dice il Direttore della collana, è “un progetto fatto di libri: libri che vengono dalla vita vera e alla vita vogliono tornare, attraverso i loro lettori.”
Gotico americano vuole proprio questo: raccontare la vita reale, la storia di persone vere, i fatti di cronaca e toccare i temi caldi dell’agenda politica americana, quali la discriminazione razziale, la libertà, la felicità – il cui diritto, si ricorda, è sancito proprio nella Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti d’America – e l’identità.
E Arianna Farinelli, che in America ha insegnato Scienze politiche al Baruch College della City University of New York, prendendo spunto proprio dal tema dell’identità, da professoressa si è chiesta come avrebbe reagito se uno dei suoi studenti – quei Dreamers, figli di clandestini entrati in America clandestinamente - avesse lasciato tutto per fare la jihad e unirsi all’Isis: da qui è nata l’idea per questo libro.
Stati Uniti, 8 novembre 2016: Donald Trump, il candidato repubblicano, vince le lezioni presidenziali ed è il 45° Presidente degli Stati Uniti.
Bruna, italiana trasferitasi in America per amore e per lavoro, sposata con Tom, madre di due figli, Minerva e Mario, professoressa universitaria: il sogno americano, the american dream, cosa si desidera di più dalla vita?
Peccato che il marito Tom, che non è mai cresciuto e al posto di fare il marito e il padre è rimasto nel suo ruolo di figlio di una coppia italo-americana conservatrice, sia sempre assente; la carriera è a un binario morto, con un contratto da eterna precaria; suo figlio Mario in realtà si sente una bambina e si veste e comporta in quanto tale; con i suoceri, borghesi e conservatori, è una battaglia infinita…
In tutto ciò, Bruna conosce alle sue lezioni Yunus, giovane afroamericano musulmano, con cui avrà relazione extraconiugale e non solo...
E sarà lui a farle capire chi è veramente e cosa vuole, ma soprattutto cosa non vuole, attraverso un suo memoriale – intitolato appunto Gotico americano – quando decide di andare in Siria per affiliarsi con l’Isis, non per ideologia ma per stare accanto al suo amico fraterno Mohamed.
“Se i dadi quella notte di ottobre non mi avessero consegnato a questo destino, se tu mi avessi amato un po’ di più, se tuo marito avesse amato te e i tuoi figli.L’America descritta in questo romanzo è un’ America borghese e perbenista, razzista, conservatrice, chiusa all'immigrazione e che fa leva sulle paure dei suoi cittadini nei confronti del diverso, chiunque esso sia.
Se la Novantaseiesima strada non fosse ancora il confine tra ricchezza e povertà, se il capitalismo fosse davvero una marea che solleva tutte le barche, se i neri fossero usciti dai ghetti per non tornarci mai più, se non avessimo costantemente bisogno di crearci dei nemici.
Se almeno la mia storia potesse essere raccontata, Bruna…
…Inshallah.”
È l’America del quadro di Grant Wood del 1930, American Gothic, “che rappresenta un agricoltore con la figlia davanti a una casa di legno che somiglia a una chiesa. Un mondo di vecchi bianchi, pronti a difendere col forcone privilegi che già non esistono più.”
Bella la citazione di una poesia di Emma Lazarus, The New Colossus:
“A me sol date le masse antiche e povere e assetate di libertà!E oggi, si chiede Bruna, cosa direbbe la Statua della Libertà?
A me l’umil rifiuto d’ogni lido, i reietti, i vinti!
A loro la luce accendo su la Porta d’Oro”.
“Datemi i poveri, i derelitti, quelli battuti dalla tempesta e ne farò dei medici, degli avvocati, dei banchieri. Astronauti, premi Nobel, presidenti, miliardari, e miliardari presidenti. Qualcuno però lo farò anche stragista: nei cinema, nelle scuole, ai concerti. Darò loro la libertà, quella di acquistare armi d’assalto al supermercato. Qualcun altro invece lo farò terrorista. Mi prenderò i giovani, gli adolescenti, i disadattati, quelli incompresi da tutti. Per loro la Porta d’Oro rimarrà ostinatamente chiusa”.Un romanzo potente, che non lascia indifferenti e che fa riflettere: l'ho letteralmente divorato...
VOTO: 🌟🌟🌟🌟🌟
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