venerdì 21 febbraio 2020

FUGA DI MORTE di Sheng Keyi - Fazi


FUGA DI MORTE 
Sheng Keyi 
Fazi - Le strade 
430 Pagine 

"La democrazia è il più grande impulso alla sopravvivenza della vita umana, la libertà è un diritto inalienabile dell’uomo, ognuno di noi ha il diritto di conoscere la verità…" .
SINOSSI 

Sulla piazza principale di Beiping, capitale dello Stato di Dayang, un giorno compare un enorme escremento a forma di pagoda: un atto dissacrante, che fa esplodere le gravi tensioni sociali latenti da tempo, innescando un movimento di protesta guidato da poeti e intellettuali. Yuan Mengliu, giovane e rispettato poeta, vive però una crisi profonda. Da un lato si dimostra incapace di sopportare la violenza della rivolta e della sua repressione da parte del governo, dall'altro non riesce ad abbracciare gli ideali rivoluzionari della sua compagna Qi Zi, la quale si afferma invece come leader della protesta. Quando la ragazza scomparirà in circostanze misteriose, Yuan Mengliu, ormai abbandonata la poesia e diventato un chirurgo, si metterà alla sua ricerca. Dopo anni di viaggi, si ritroverà in un luogo sperduto chiamato Valle dei Cigni: un mondo utopico apparentemente perfetto che si rivelerà invece sottoposto a imposizioni ferree dall'alto, dove ogni aspetto della vita è regolamentato ai fini del benessere dello Stato, con tragiche conseguenze. 

RECENSIONE 

Fuga di morte è stato scritto tra il 2008 e il 2011 dalla scrittrice cinese Sheng Keyi , 46 anni, nata in un villaggio della provincia di Hunan, che aveva 16 anni quando apprese della famosa strage di Tienanmen dalla televisione. 



Rifiutato in Cina per il suo contenuto controverso è stato poi pubblicato per la prima volta in inglese e in Italia pubblicato da Fazi Editore nel 2019. 

Il titolo del romanzo è tratto da una famosa poesia di Paul Celan, poeta rumeno di origine ebraica, che la scrisse per denunciare l’orrore dei campi di sterminio nazisti a cui è sopravvissuto. 


Io avevo 13 anni quando in tv sfilavano le immagini di quello che accadeva in Cina e indimenticabile, purtroppo, la famosissima immagine del ragazzo che si parava da solo contro i carri armati schierati per fermarne l’avanzata: questo studente è stato poi definito il Rivoltoso sconosciuto e dalla a rivista Time incluso nella sua lista de "Le persone che più hanno influenzato il XX secolo”. Altrettanto famoso, però, è diventato anche, nel fronte opposto, “il pilota che si elevò alla opposizione morale rifiutandosi di falciare il suo compatriota”.

Nella notte tra il 3 e il 4 giugno 1989 i carri armati dell'Esercito di Liberazione Popolare cinese uccisero a Piazza Tienanmen centinaia di persone, mettendo fine alle proteste degli studenti che reclamavano la democrazia.

Ma cosa portò al massacro in quella piazza?

La protesta a piazza Tienanmen era iniziata un mese e mezzo prima, il 15 aprile, quando – dopo la morte Hu Yaobang, ex-capo del Partito comunista e sostenitore di riforme democratiche – circa 100mila studenti si erano riuniti per commemorare il leader ed esprimere la loro insoddisfazione verso il governo di Pechino. Dopo i funerali del politico riformista la rivolta era esplosa e a metà maggio migliaia di studenti avevano iniziato uno sciopero della fame a oltranza. Il 20 maggio il governo aveva imposto la legge marziale e truppe corazzate furono inviate per disperdere i manifestanti. Le forze governative in un primo tempo avevano desistito di fronte alla folla e si erano ritirate, finché Deng Xiaoping, all'epoca capo della Commissione Militare, aveva dato ordine di far fuoco. Il risultato fu un massacro il cui bilancio ufficiale non è ancora stato accertato, poiché il governo cinese non ha finora mai reso pubblico alcun documento in merito ai fatti di Tienanmen.


Questo romanzo vuole essere una riflessione su quanto accaduto. 
"...Questa mattina, prima dell'alba, un grosso escremento a forma di pagoda è apparso in piazza Rotonda, attirando l'attenzione di moltissimi passanti...Al momento non siamo ancora in grado di stabilire se si tratti o meno di feci appartenenti a essere terrestri, la polizia è già arrivata sul luogo per isolare gli escrementi e ripristinare l'ordine...Gli esperti competenti si stanno dirigendo in piazza Rotonda...Se qualche elemento ostile osasse approfittare dell'accaduto per creare disordini, sarà punito senza alcuna clemenza!".
Tutta la storia parte da questa scoperta che il protagonista, Yuan Mengliu sente al notiziario dalla radio del vicino di casa.

Il compito di chiedere spiegazioni su questo episodio al Governo viene affidato ai poeti, tra cui, appunto, Yuan Mengliu.

La storia, dopo questo evento, è ambientata vent'anni dopo, quando, abbandonata la poesia e diventato medico, Yuan da Beiping si ritrova nella Valle dei Cigni, in cui trova una società molto strutturata dove le donne sono bellissime, i bambini parlano di filosofia e nessuno parla di politica. 
"Ogni abitante della Valle dei Cigni, oltre al proprio impiego ufficiale, deve dedicarsi allo studio di un'arte manuale...Io ho studiato come far essiccare il tè nero ad alta temperatura...".
Un bel posto dove vivere...
"Quello che a Yuan Mengliu piaceva della Valle dei Cigni era la naturalezza, la semplicità, la purezza e la tranquillità. Persino il vento portava con sè una freschezza rivitalizzante." 
Ma dove sono proibiti i rapporti sessuali; i figli vengono fatti solo con inseminazione artificiale tra un uomo e una donna, che devono essere compatibili geneticamente; dove i matrimoni sono combinati dall'alto; e dove chi governa è un robot dai capelli verdi...

Fuga di morte è un romanzo molto particolare e il tema non è semplice, ma è facile e veloce da leggere.

Il genere è distopico, l’atmosfera surreale, la storia non elemosina sorprese (soprattutto alla fine!), lo stile molto descrittivo e raffinato con immagini vivificanti di straordinaria bellezza.

"Il romanzo è un'allegoria di chi si ritrova a creare un sistema repressivo pur volendo perseguire la libertà", Sheng Keyi.



VOTO: 🌟🌟🌟🌠


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