giovedì 7 novembre 2019

KILL CREEK di Scott Thomas - Rizzoli


Kill Creek 
Scott Thomas 
512 Pagine

"Là, a dondolare piano tra i rami del faggio, appesa proprio alla stessa fronda che una volta aveva sostenuto il peso morto dell'amore proibito del primo proprietario della casa, c'era Rachel Finch. Un nodo da dilettante scavava nella carne tesa e in decomposizione sotto il mento. I sottili capelli neri ondeggiavano lenti alla brezza e poi tornavano a posarsi sulle sue spalle. Mentre i ragazzi cercavano di dare un senso a quello spettacolo, la corda scricchiolò e il corpo di Rachel ruotò verso di loro. Uno scarafaggio di arrampicò felice in una delle orbite vuote che avevano ospitato i suoi occhi grigi".
SINOSSI - In fondo a una strada sterrata, mezzo dimenticata nel cuore del Kansas, sorge la casa delle sorelle Finch. Per molti anni è rimasta vuota, abbandonata, soffocata dalle erbacce. Adesso la porta sta per essere riaperta. Ma qualcosa, o qualcuno, aspetta nel profondo delle sue ombre, e non vede l’ora di incontrare i suoi nuovi ospiti…Quando Sam McGarver, autore di best seller horror, viene invitato a trascorrere la notte di Halloween in una delle case infestate dai fantasmi più famosa del mondo, accetta con riluttanza. Se non altro, non sarà solo: con lui ci saranno altri tre acclamati maestri del macabro, scrittori che come lui hanno contribuito a tracciare la mappa moderna di quel genere letterario. Ma quella che inizia come una trovata pubblicitaria si trasformerà in una vera e propria lotta per la sopravvivenza. L’entità che hanno risvegliato li segue, li tormenta, li minaccia, fino a farli diventare parte della sanguinosa eredità di Kill Creek.

RECENSIONE


Prendete i film The Blair Witch Project, Nightmare, Haunting of Hill House, La Casa e Haunting, date una bella shakerata, non leggete di notte al buio da soli ed avrete KILL CREEK!

Se dopo la lettura di questo romanzo, mi avessero detto che questo è il romanzo d’esordio di Scott Thomas, non ci avrei affatto creduto!

Non ho parole per descrivere questo libro: horror allo stato puro, giuro di aver avuto paura di continuare nella lettura e, soprattutto, non sono riuscita a leggerlo a letto…..

Potevo benissimo leggerlo in due giorni, ma con il fatto che di sera mi rifiutavo di prenderlo anche solo in mano, ci ho messo di più.

Aneddoto: ad un certo punto, avevo messo in carica il tablet (è in formato ebook) sul mio comodino…ecco ammetto di aver fatto strani pensieri….

Ma veniamo alla storia.

Un giovane magnate di Internet, Wainwright, proprietario del sito web "WrightWire".

Quattro famosi scrittori di romanzi horror, Sam, Moore, Daniel e Sebastian: Daniel Slaughter scrive storie horror cristiane; Sebastian Cole è l'uomo la cui scrittura ha influenzato tutti gli altri; Moore è un misto di sesso e violenza; Sam McGarver scrive il moderno horror gotico.

Tutto inizia con un invito. 


Un'intervista in diretta streaming per un famoso sito horror.
“Felice Halloween, e benvenuti alla casa sul Kill Creek. Siete su WrightWire.com, e sto per dividere con voi un dolcetto di Halloween maledettamente squisito. In questa casa, infatti, uno dei luoghi infestati più famosi al mondo, ho riunito quattro dei nostri più grandi scrittori horror viventi…(…)

Signor Cole, prima lei: tra tutti i generi possibili, perché proprio l’horror?

“Lo scopo della parola scritta è sempre stato quello di spiegare all'uomo quelle cose che sembrano incomprensibili. Noi scriviamo per comprendere il mondo, ma anche, ed è ancora più importante, per comprendere il nostro posto nel mondo. All'inizio, non pensavo alla narrativa fantastica; semplicemente, avevo compreso la dicotomia del mondo. Il bene non può esistere senza il male. E nemmeno la luce senza l’oscurità. Dunque, è successo che la prima volta che mi sono seduto davanti alla mia Remington n.5, la mia prima macchina da scrivere, il buio mi ha interessato di più”.

La notte di Halloween in una casa infestata in aperta campagna nel Kansas, la famigerata Finch House, al cui primo piano si trova una stanza in cima alle scale, presumibilmente dove viveva e dove poi è morta Rebecca Finch, la cui porta è murata ed è impossibile entrarvi.
"Aspetta, mi ricordo di questo posto", ha detto Daniel. "Questa era la casa in cui vivevano quelle due donne inquietanti." "Le sorelle Finch", disse Wainwright. 'Nessuno è stato in grado di viverci da quando è stato costruito. Quando le persone si trasferiscono, la casa si anima."
La notte, a parte alcuni avvenimenti inquietanti che toccano tutti, passa indenne, forse troppo. Apparentemente.

La trasmissione in streaming ha avuto un successo oltre quello sperato.

Ma – perché c’è sempre un ma…


  📍 ATTENTION SPOILER 📍

Tornati tutti alla loro vita normale nelle loro case normali, tutti e quattro sono attivi, fin troppo: tutti vogliono scrivere, anzi, non riescono a smettere di scrivere, arrivando ad ignorare qualsiasi cosa e chiunque. Ognuno dei quattro scrittori, con lo stile che lo contraddistingue, racconta di una casa con una stanza in muratura e delle persone che cercano di entrarci, e poi…le storie si fermano, il flusso di parole cessa.

Ognuno di loro ha il blocco dello scrittore.

Ed è quando smettono di scrivere che “la casa” si presenta a loro in forme diverse, per tormentarli, assumendo la forma delle loro paure più segrete e non lasciandoli più vivere.

C’è un’unica cosa da fare: devono tornare a Kill Creek, aprire la stanza in muratura e liberarsi da qualsiasi “cosa” li abbia presi.

Non si rendono conto che questo è ciò che la casa ha pianificato per loro e che li sta aspettando, all'interno di quella stanza. 


Uno dopo l'altro avranno a che fare con "la casa" che annienterà alcuni di loro. 

Altri, invece, vinceranno, o forse no...

📍FINE SPOILER📍


Come sapete, è da poco che mi sono accostata al genere thriller ed anzi ultimamente mi capita di leggere solo romanzi di questo genere, ma ho sempre evitato l'horror in quanto sono molto suggestionabile: devo, però, dire che, sebbene con alcune accortezze (del tipo, non lo leggo di sera), questo libro l'ho divorato, mi è molto piaciuto sia per la trama in sè, sia per i "non-detti" ed anche per lo stile dello scrittore.  

A parte alcune scene splatter inverosimili - ma tant'è è un romanzo horror - il finale mi ha sorpreso, ma ripensando alla trama, ci si poteva anche arrivare.

Nel romanzo, ad un certo punto, viene citato Lovecraft con la frase - tratta dal suo saggio "L'orrore soprannaturale nella letteratura" - “Il sentimento più antico e profondo radicato nell'uomo è la paura, e il genere più antico e forte di paura è la paura dell’ignoto”: penso che sia per questo che i generi thriller ed horror sono così amati, perché ci aprono una finestra sull'ignoto, sulle nostre paure più profonde e lì scavano.

Showtime sta sviluppando una serie televisiva horror-drama basata su Kill Creek e verrà diretta dal regista Scott Derrickson, famoso per Doctor Strange: non fatico ad immaginare come sarà questa serie, in quanto penso si presti molto ad essere trasposta, tant'è che alcune scene, mentre leggevo, le immaginavo già come fotogrammi cinematografici. 


VOTO: 🌟🌟🌟🌟🌟

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