mercoledì 27 novembre 2019

I QUADERNI FANDANGO - SCRITTURA CREATIVA


I QUADERNI FANDANGO - SCRITTURA CREATIVA 
John Gillard 
Fandango Libri 
20 euro 

Vi segnalo questa nuova uscita oggi in tutte le librerie: il primo volume de I quaderni Fandango dedicato alla Scrittura Creativa.

I Quaderni di Scrittura Creativa si rivolgono a tutti coloro che amano la scrittura. Al loro interno ci sono settanta esercizi che prendono spunto dai grandi maestri della letteratura moderna – da Faulkner a Vonnegut, da Atwood a Marquez, da King a Murakami.. Il loro scopo è stimolare la fantasia dell’aspirante scrittore portandolo ad affrontare diversi aspetti della scrittura creativa.

Ad esempio attraverso Kafka impareremo a dar forma ai personaggi, con Hemingway analizzeremo il ritmo interno della lingua e grazie a William S. Burroughs scopriremo quanto è fondamentale che un dialogo sia asciutto e incalzante.

I quaderni vogliono essere una fonte preziosa di ispirazione e insegnamento per aspiranti narratori e per lettori appassionati.

Tra i tanti:
- Scrivere un monologo con la tecnica del flusso di coscienza (James Joyce);
- Giustapporre immagini e metafore inusuali (Franz Kafka);
- Descrivere realtà possibili (Margaret Atwood);
- Incrementare la suspense (Stephen King).

Qui sotto due esempi di esercizi di scrittura.

📌“King crea uno scenario, lo riempie di personaggi e poi lascia che accadano loro cose terribili. King è un instancabile generatore di idee. Parte da un’idea in nuce per poi stratificare la storia in modo da raggiungere il climax sul finale. Queste stratificazioni si snodano ed evolvono assieme ai personaggi. Le sue storie quasi mai sono guidate da una trama prestabilita. King costruisce piuttosto le situazioni partendo dalla domanda: “E se…”. Per esempio, e se una giovane madre e suo figlio rimanessero prigionieri nella loro auto, braccati da un cane rabbioso (Cujo, 1981)?”

⏩“Pensa a qualche situazione a partire dalla domanda “E se…”, in modo che funzioni da generatrice di idee per una storia. Per cominciare, eccone qui di seguito alcune di Stephen King, così come enunciate in On Writing: E se un poliziotto di una cittadina sperduta del Nevada impazzisse e cominciasse a uccidere chiunque gli capitasse a tiro? (Desperation). E se i vampiri invadessero un paesino del New England? (Le notti di Salem). E se una donna delle pulizie sospettata di un omicidio da cui l’ha fatta franca (del marito) fosse accusata di un omicidio che non ha commesso (della datrice di lavoro)?(Dolores Claiborne)”.

📌SIMILITUDINI INCONSUETE - Formare similitudini con accostamenti inconsueti può ravvivare un’immagine e farla rimanere impressa nella memoria. Vladimir Nabokov e Murakami Haruki sono due maestri di questa tecnica. In Lolita, Nabokov accosta delle anziane signore alla torre di Pisa: “Le anziane signore americane, appoggiandosi al bastone, s’inclinavano verso di me come tante torri di Pisa”. In Kafka sulla spiaggia, Murakami paragona le orecchie a fragili funghi: “Le sue orecchie appuntite spuntano tra i capelli come funghi. Danno una sensazione di inaspettata fragilità”.

⏩Esercizio: Crea qualche similitudine attraverso accostamenti inconsueti. 





Tanti altri gli scrittori presi come spunto: James Joyce, Virginia Woolf, Franz Kafka, Ernest Hemingway, Kurt Vonnegut, Murakami Haruki, Margaret Atwood e tanti altri.

E’ un libro/quaderno/eserciziario veramente interessante non solo per chi scrive ma anche, e forse soprattutto, per chi legge perché troverete tante curiosità - che come sapete io amo! - come questa che segue per esempio:

“Per tenermi in esercizio, quando faccio un viaggio, per esempio da Tangeri a Gibilterra, prendo appunti su tre colonne, in un taccuino che porto sempre con me. Una colonna contiene semplicemente un resoconto del viaggio, che cosa è successo. L’arrivo in aeroporto, quello che hanno detto gli impiegati, quello che mi è capitato di sentire in aereo, in quale hotel mi sono sistemato. La colonna successiva è riservata ai miei ricordi, cioè a quello chepensavo al momento, i ricordi risvegliati dagli incontri che ho fatto. E la terza, che chiamo la colonna delle letture, è riservata alle citazioni tratte dai libri che ho portato con me. In pratica, ho un romanzo intero solo sui miei viaggi a Gibilterra.” William S. Burroughs, da un’intervista alla Paris Review.

Lo consiglio come regalo di Natale, viste le feste che si avvicinano! 🎄🎇

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